Attualità

Interruzioni e qualità acqua Frigole, consiglio comunale e tavolo in Prefettura

LECCE – La questione della vetustà dell’acquedotto rurale di Frigole e Borgo Piave, con continui guasti e interruzioni e con i tubi di amianto, approda in consiglio comunale e nel primo tavolo ufficiale convocato in Prefettura.

Come annunciato, con l’interpellanza a firma del consigliere Antonio Rotundo, in consiglio comunale si parla della questione acqua a Frigole. Una vera emergenza, ormai, per le famiglie che fanno i conti da troppo tempo con un impianto idrico rurale vecchio di 90 anni, che si guasta continuamente lasciandoli senz’acqua. Acqua che, comunque, non è potabile e scorre in tubi di amianto, che puntualmente si sgretola e le cui particelle vanno a finire, appunto, nell’acqua che scorre dai rubinetti.

Ed è proprio il giorno in cui finalmente i principali soggetti protagonisti -Comune (anzi, Comuni di Lecce e Nardò, in cui scorre l’acquedotto rurale), Regione, Acquedotto Pugliese, Autorità idrica, Arif (che gestice la rete)- si siedono intorno a un tavolo convocato ad hoc in Prefettura.

Un tavolo -ha detto il sindaco Salvemini- che “Ci farà capire quali saranno i passaggi successivi che ci consentano di avere un orizzonte di lavoro credibile per poter dare risposte alle famiglia interessate. Comunque noi come città di Lecce siamo già interessati da lavori di realizzazione di reti idriche e fognarie sul comprensorio che va da Torre Rinalda a Frigole, e sono in fase di completamento -in fase di ffidamento dice AQP – per la realizzazione della cabina elettrica di spinta dei reflui. Una volta che questa ultima esecuzione verrà alla luce, si potrà consentire a tutto il nucleo abitativo di quella zona di poter fruire del sv fognario oltre che idrico. Questa vic dell acq rurale ha una sua specificità e urgenza che dobbiamo risolvere perché è oggettivamente amacronistico considerare quel comprensorio di fatto esterno al perimetro idrico urbano quando in realtà oggi ne fa pienamente parte della città di Lecce.

Fanno poi riferimento alla nostra intervista al direttore Arif, Francesco Ferraro, in cui questi ha ribadito che quell’acqua non è potabile. Un aspetto fondamentale da chiarire una volta per tutte, quello della classificazione esatta della qualità dell’acqua.

Articoli correlati

Trent’anni di Dia, “Scu mafia con la laurea”

Redazione

Barbara Lezzi Ministro per il Sud

Redazione

Stretta sul turismo fantasma: un codice identificativo per ogni struttura

Redazione

Vortice da paura all’orizzonte: tromba marina a San Pietro in Bevagna

Redazione

Conte incontra la rabbia di Taranto, fino a tarda notte ai Tamburi

Redazione

Federcaccia dona mascherine realizzate dalla cooperativa “Arcobaleno”

Redazione