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Torre Veneri, nuovo ricorso: “sui metalli pesanti bisogna indagare”

FRIGOLE – A fine settembre nel poligono di Torre Veneri, tra Frigole e San Cataldo, sono ricominciate le esercitazioni a fuoco. La battaglia sul presunto inquinamento ambientale del sito, però, continua.

Le esercitazioni erano state interrotte a fine gennaio per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato: per la ripresa – hanno precisato i giudici – è necessaria una nuova Valutazione di Incidenza Ambientale, che fughi ogni dubbio sugli sforamenti di valori inquinanti denunciati da Lecce Città Pubblica, associazioni e residenti, con tanto di risultati alla mano sui monitoraggi condotti.

Ebbene quella Valutazione (Vinca) è arrivata ad agosto scorso e il mese successivo le esercitazioni sono ricominciate in quel sito di interesse comunitario. Il tutto senza che le osservazioni della ricorrente Lecce Città Pubblica fossero tenute in considerazione: ad impedirlo il mancato coinvolgimento del settore Ambiente in Regione. Eppure durante un tavolo tecnico barese l’intento, rimarcato a più voci, era quello di individuare un percorso condiviso tra Regione, Forze Armate e rappresentanti di questo territorio. Tutto caduto nel vuoto. La valutazione ambientale per i ricorrenti è stata un fulmine a ciel sereno.

Ecco perchè il loro legale difensore, l’avvocato Adriano Tolomeo, preannuncia un nuovo ricorso.

https://www.youtube.com/watch?v=rBmxhFRhUho

 

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