GALLIPOLI – “Vella lavati la bocca”, “Quella donna là, fa la pornostar”: per questi insulti sessisti scritti su uno striscione e intonati in cori diffamatori, lo scorso 20 febbraio, contro la presidente della storica società calcistica “Gallipoli Football”, Paola Vella, sono scattati 8 daspo.
I destinatari sono alcuni ultras della “ASD Città di Gallipoli”, resisi responsabili dell’episodio durante la partita del Campionato regionale di Promozione contro il Parmhaclub Spartan Legend di Ginosa, allo stadio di Gallipoli.
A denunciare quanto accaduto era stata la stessa Paola Vella che, quel giorno, non era nemmeno presente all’interno dello stadio, e che il 24 maggio decise di presentare un esposto in procura. “La ferita è doppia – aveva commentato con rammarico la donna – perché ad intonare il coro è stata la tifoseria di una società sempre gallipolina e con la quale non c’è alcun tipo di problema”.
Gli agenti del Commissariato di polizia di Gallipoli si erano messi subito al lavoro per risalire ai responsabili, identificati a seguito di approfondimenti investigativi e denunciati per violazione del divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce, e diffamazione.
Gli otto daspo, disposti dal Questore della provincia di Lecce, hanno una durata differenziata in base alla gravità delle condotte tenute, ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Giorgia Durante