Attualità

Aumento dei grattini, il Pd prova a stoppare la maggioranza

LECCE – Si apre una crepa nella maggioranza di Palazzo Carafa sul fronte parcheggi. Fa discutere, infatti, l’ipotesi – lanciata dal consigliere comunale di Civica, Ernesto Mola – di aumentare il prezzo dei grattini e l’orario delle strisce blu in città.

Il Pd stoppa sul nascere la maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Salvemini. Prima la definizione del Piano di traporto pubblico locale e poi il resto, dicono in buona sostanza il capogruppo di palazzo Carafa Antonio Rotundo e il segretario cittadino Maurizio Deta. “Il pd non dà il proprio assenso al riassetto della sosta in città perché considera questo l’ultimo tassello nel complesso disegno della mobilità cittadina. Per noi quindi non sono  all’ordine dei giorno l’allargamento delle zone tariffate e la modifica degli orari e dei prezzi del grattino, questioni da affrontare solo a valle della riorganizzazione del trasporto pubblico e della mobilità cittadina”. Punto e basta. Dichiarazione che non lascia molto spazio a eventuali margini di discussione con il governo cittadino.

Siamo sempre più convinti – concludono Rotundo e Deta – che la priorità debba essere rappresentata dal rilancio del trasporto pubblico locale, che in netta discontinuità con l’esperienza fallimentare del passato abbia l’ambizione di spostare quote significative di utenti dall’auto privata al mezzo pubblico”.

Intanto in città più di 1700 posti auto sono andati in fumo negli ultimi anni, un dato che ha creato notevoli difficoltà soprattutto ai pendolari e a quanti, in particolare per motivi professionali, sono costretti ad utilizzare il mezzo privato per recarsi al lavoro.

A spingere verso una soluzione prospettata dalla maggioranza è invece il Movimento Sveglia: «In una realtà come quella leccese, dove la base di partenza era piuttosto ancorata ad un uso massivo dell’auto privata, le tempistiche per la realizzazione di un obiettivo così ambizioso, ovvero la mobilità sostenibile, sono paragonabili alla mole di cambiamenti da apportare”. E ancora: “La mobilità sostenibile, che rappresenta uno degli strumenti per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale, non più rinviabile per il bene delle generazioni future”. L’impressione è che il dibattito sia solo agli inizi.

 

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