Attualità

Ok dal Tar all’ecocentro della discordia a Porto Cesareo

PORTO CESAREO – Quella dell’ecocentro di Porto Cesareo è una battaglia che va avanti dal 2017. Da una parte c’è il Comune, che ne ha proposto l’insediamento in località “Il Poggio”. Dall’altra un comitato spontaneo di cittadini che quella localizzazione l’ha contestata sin da subito, definendola inadeguata e impugnando con ben tre ricorsi gli atti amministrativi che le spianavano la strada.

Ebbene adesso la prima sezione del Tar di Lecce, presieduta da Antonio Pasca, dà ragione all’operato della sindaca Tarantino e della sua squadra di Governo, rigettando i ricorsi di comitato e cittadini contrari all’opera in quel luogo.

Un passo indietro. Nel 2017 l’ARO aggiudicò la gara unica per l’affidamento per nove anni del servizio di raccolta rifiuti nei Comuni di Copertino, Lequile, Arnesano, Leverano, Veglie, Carmiano, Monteroni e Porto Cesareo.

Il Capitolato speciale d’appalto prevedeva un Centro Comunale di Raccolta nel Comune di Porto Cesareo da realizzare ad opera dell’appaltatore su terreno di proprietà dell’Amministrazione.

Il Comune individuò un suo terreno in località il Poggio.

A seguito delle proteste di alcuni residenti, che contestavano la scelta di un’area a vocazione turistica e priva di idonea viabilità, il Comune pubblicò un avviso pubblico per verificare se vi fossero altre aree, anche private, più idonee alla localizzazione del Centro di raccolta. La procedura si concluse però con la conferma del sito in località Il Poggio, avendo il Comune scartato le proposte alternative ricevute.Da qui l’iniziativa giudiziaria da parte di alcuni residenti e del Comitato “Il Poggio”.

Adesso il TAR di Lecce, accogliendo le tesi difensive degli Avv.ti Pietro e Luigi Quinto per il Comune di Porto Cesareo e dell’Avv. Matteo Sanapo per Ecotecnica, ha ritenuto quei ricorsi infondati.

In particolare i giudici amministrativi hanno evidenziato che il Centro Comunale di Raccolta è qualificabile come opera pubblica e, pertanto, può essere localizzato senza necessità di variante urbanistica in un’area indicata nel PUG come “area a servizi”. Il tribunale ha ritenuto logica e ragionevole anche la scelta comunale di confermare località “Il Poggio” scartando le altre proposte, inaccoglibili economicamente o con una superficie nettamente inferiore a quella richiesta. In alcuni casi – motivano i giudici – con una posizione ancor meno favorevole rispetto al sito originariamente individuato.

Esulta la sindaca Silvia Tarantino: “Il Tar dà atto all’amministrazione di essersi lealmente attivata per provare ad individuare un sito alternativo che fosse più efficiente e comportasse un minor sacrificio per il territorio – dice- preso atto che l’opera pubblica deve comunque essere realizzata, ha riconosciuto la piena correttezza della nostra scelta localizzativa”. Ad ogni modo il Comitato contrario, difeso dall’avvocato Luciano Ancora, fa sapere di non volersi arrendere: in cantiere un ricorso al Consiglio di Stato.

 

https://www.youtube.com/watch?v=FDOaqqaYI1s

 

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