Politica

A Brindisi la strana storia della Lega a sostegno della giunta di sinistra

BRINDISI – Se affermassimo che a Brindisi la Lega di Salvini fa da stampella alla giunta di sinistra guidata dal sindaco Riccardo Rossi certamente non sbaglieremmo. Partiamo dal 2018, quando proprio la Lega fu l’artefice di una spaccatura con Forza Italia ed altre parti del centro destra. I sostenitori di Salvini scelsero l’avvocato Massimo Ciullo, mentre gli azzurri optarono per l’avvocato Roberto Cavalera. Al ballottaggio, però, arrivarono Cavalera al primo posto e poi il candidato della sinistra Rossi. Ebbene, fu a quel punto che la Lega ed il suo candidato decisero – più o meno esplicitamente – di appoggiare Rossi e, nel migliore dei casi, di non votare Cavalera. Il risultato si ribaltò rispetto al primo turno e quindi alla fine vinse Rossi.

Poi, nel corso della consiliatura, l’avvocato Ciullo ha preso le distanze dalla Lega ed è rimasto in consiglio come indipendente. La sua presenza è stata sporadica e sempre caratterizzata da posizioni differenti rispetto al resto del centro destra, se non addirittura – in alcuni casi – a sostegno di Rossi.

Di recente, invece, l’altro consigliere comunale della Lega, Ercole Saponaro, si è caratterizzato per aver aiutato la giunta di sinistra a non far mancare mai il numero legale in aula ed anche per votare apertamente in favore delle scelte di Rossi. Una posizione ben chiara che Saponaro non ha mai nascosto. Ed anche ieri, nel corso della seduta consiliare in cui si è votato il bilancio di previsione, Saponaro ha votato a favore del piano triennale delle opere pubbliche.

A questo si aggiunge che in campagna elettorale il segretario cittadino della Lega, avvocato Mimmo De Michele, non è stato mai presente a sostegno dei suoi candidati.

Insomma, c’è più di qualcosa che non quadra e se la Lega è riuscita comunque a racimolare un modesto 5,4% lo deve alla campagna elettorale svolta da Ilaria Antelmi e dal coordinatore provinciale Vittorio Zizza.

Ma è evidente che la Lega a Brindisi rischia di risultare sin troppo marginale all’interno di un centro destra che ha velleità di governo per le prossime amministrative. Ed a fronte di tutto questo, c’è il silenzio dei vertici regionali.

Intanto, poco prima del nostro telegiornale, è giunta in redazione la lettera di dimissioni da coordinatore cittadino di De Michele, il quale parla di impegni professionali che non gli consentirebbero la prosecuzione del suo impegno politico, ma fa chiaro cenno alla non condivisione della linea tenuta in consiglio comunale da Saponaro. Come dire, insomma, che tutti i nodi vengono al pettine.

Mimmo Consales

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