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Letturisti, torna l’incubo licenziamento per 12 lavoratori

LECCE- Colpo di scena nella vertenza dei letturisti di Acquedotto Pugliese. A poche ore dalla convocazione della task force regionale per il lavoro (lunedì alle ore 15), la Fimm, azienda che subentrerà nell’appalto alla Gest, con una nota a firma dell’amministratore unico Alberto Dondi, avverte che non siederà al tavolo in quanto “non titolata a partecipare, non avendo ancora sottoscritto alcun contratto con l’ente appaltante”.

All’inizio di settembre la Gest aveva avviato le procedure di licenziamento per 12 lavoratori su 44, gettando nel panico il personale e mettendo a rischio il piano di internalizzazione del personale, a lungo agognato dai letturisti. Secondo la Gest, l’azienda subentrante (la Fimm appunto) riteneva eccessivo il personale. Ora la vincitrice del bando di gara si è tirata fuori dalla discussione che il presidente della task force, Leo Caroli, ha in programma di intavolare a partire da lunedì e che riguarda il futuro di un servizio e di 12 famiglie. Un futuro di cui la Fimm sarà comunque protagonista, in quando soggetto gestore del servizio di letturazione dei contatori Aqp.
 
Dura la reazione del segretario generale della FIlctem Cgil Lecce, Franco Giancane, che è anche coordinatore dei letturisti per la Filctem Puglia: “Il re è nudo”, dice. “Ancora una volta la Fimm si distingue per i suoi sgarbi istituzionali. Sarebbe dovuta venire nell’unica sede deputata a discutere di tematiche inerenti alle crisi aziendali, per confermare quanto scritto nella pec inviata ad Aqp lunedì scorso. Il nostro atteggiamento prudente è stato lungimirante: bene abbiamo fatto a non ritenere chiusa la partita degli esuberi. Fimm aveva subordinato l’assunzione di tutti e 44 i letturisti alla “ottimizzazione delle commesse” e al “ricorso ad attività complementari già previste nell’offerta”. Condizioni che non ci hanno mai convinto e che appaiono ora poco trasparenti”.

Da sempre la Filctem ha espresso perplessità sull’aggiudicazione dell’appalto da parte di Aqp alla Fimm: “Abbiamo chiesto fin dal primo minuto di non assegnare in autotutela l’appalto, di verificare se l’azienda vincitrice fosse in concordato preventivo, se avesse avuto problemi nelle passate commesse con altri enti, atteso che fu estromessa dall’appalto letturazione proprio da Aqp nel 2019. Soprattutto volevamo sapere se fosse solvibile. Ci chiediamo”, continua Giancane, “come sia potuto accedere tutto questo. Come mai Aqp ha premiato con il punteggio più alto un progetto tecnico che prevedeva 12 esuberi. Chi sapeva perché ha taciuto? Sia fatta chiarezza sulla vicenda. Non si gioca sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie. Lanciamo ancora una volta un appello al presidente della Regione, Michele Emiliano, affinché autorizzi, come indicato dal presidente di Aqp Domenico La Forgia, l’anticipo dell’internalizzazione del servizio, già prevista nel piano industriale di Aqp per il 2024. Dopo un decenno di lotte sindacali è il momento di donare tranquillità a queste 44 famiglie.

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