LECCE – “Questo canale, quando è stato creato, era bellissimo, con gli argini di pietre e cemento, la foce sempre libera dalla sabbia con l’acqua che scorreva tranquillamente in mare”. Così descrive il canale del passato un telespettatore che scrive al consorzio di bonifica Ugento Li Foggi e che segnala la situazione attuale a Dilloatelerama, al numero WhatsApp 366 625 0010.
“Sono uno dei proprietari dei terreni attraversati dal canale che da Torre Chianca dovrebbe sfociare in mare. Siamo alle solite -scrive- la foce è sempre completamente ostruita dalla sabbia, tanto che i proprietari del lido che sorge lì vicino la usano per mettere al riparo le barche. L’anno scorso -dice rivolgendosi al consorzio- avete mandato una squadra a “fare la barba” e non a pulire il canale. Con il decespugliatore sono state soltanto tagliate le canne che affioravano, ma ora sono anche cresciute.
Arrivati alla foce, gli operatori non hanno fatto nulla e hanno lasciato la foce ostruita. Prima l’acqua nel canale non superava i 30 cm ed era limpida; ora l’altezza supera il metro e l’acqua è limacciosa, per questo i terreni ciorcostanti sono allagati e sono diventati paludosi. Proprio in questi giorni, la Provincia ha messo, nel punto più vicino del canale alla litoranea, il segnale di pericolo allagamento. Proliferano zanzare, ratti, serpenti e altri animali. Vista anche la sentenza del Tar che ha stabilito che non si può pretendere il pagamento di un tributo se il lavoro per cui è richiestao non è stato eseguito, vi chiedo -dice il telespettatore rivolgendosi al consorzio- con che coraggio veniate a chiedere di pagare la rata annuale per i lavori di bonifica”.
Se non saranno presi provvedimenti, per sistemare prima gli argini della foce e poi procedere alla pulizia del canale, il proprietario della porzione di terreno fa sapere che citerà il consorzio per i danni della mancata coltivazione.