LECCE – Un viaggio promesso al suo Martino, che allora era un bambino di otto anni: destinazione Disneyland Paris. Un’avventura papà-figlio, solo loro, insieme allo zio Antonio. Ferie prese ad hoc nella settimana di Ferragosto, il campionato allora era fermo, il Lecce non giocava. E poi il buio, l’incubo. La mano di un delinquente gli strappa il borsello, lui tenta di resistere, cade, batte la testa. È la sera del 12 agosto 2007, a Bir-Hakeim, stazione della metropolitana di Parigi, linea 6, quindicesimo arrondissement.
Dopo due giorni se n’è andato così il nostro, il vostro Sergio Vantaggiato, da sempre e per sempre LA voce delle cronache e telecronache giallorosse, con l’inconfondibile erre moscia inevitabilmente presente nel nome della rubrica sportiva di TeleRama “Corner”, da lui curata.
Sono 15 anni che Sergio non c’è più, il suo Martino è diventato un giovane uomo con gli occhi del suo papà. Eccolo seduto in tribuna per la prima di campionato del Lecce di nuovo in serie A, al Via del Mare contro l’Inter.
Un Lecce che si è fatto valere e che sicuramente sarebbe piaciuto e piace a Sergio.
Una sigaretta sempre accesa, il suo studio di montaggio zeppo di cassette in un ordine tutto suo, cenere qua e là tra i nastri su cui scorrevano partite, interviste, analisi.
La penna sempre onesta, umile, vera, incisiva, apprezzata persino dagli ultrà a cui non è che i giornalisti piacciano tanto, ma che a lui tributarono un coro e uno striscione per l’ultimo saluto in Piazza Duomo.
Manca in redazione, Sergio. Manca allo stadio, manca in trasferta e manca nei ritiri precampionato.
Mancano, purtroppo, pure i nomi dei balordi che lo hanno strappato alla vita a 41 anni.
Ma, come accade solo per i grandi, non c’è ombra sul suo ricordo. Rabbia sì, ma non ombre. Solo affetto e nostalgia. A forti tinte giallorosse.