MERINE- E’ tra gli appuntamenti gastronomici più attesi dell’estate ma è anche la festa di una piccola comunità, quella di Merine, che mette in campo braccia, idee, creatività e tanto lavoro per accogliere le migliaia di persone che apprezzano le specialità culinarie, amano passeggiare tra i vicoli e ascoltare musica. Dopo due anni di stop, con la pandemia che ha impedito qualsiasi manifestazione, la “Sagra te lu Ranu” è tornata con tre giornate il 22, 23 e 24 luglio e un ricco programma di eventi. Ieri l’inaugurazione alla presenza delle autorità del territorio e degli organizzatori della 28esima edizione della festa dedicata all’ingrediente principe di tutti i piatti preparati da mani esperte: il grano.
La serata è stata aperta da uno spettacolo di danza, poi spazio al concerto degli Alla Bua. Ma gli eventi sono tanti nel corso della tre giorni. La sagra della ripartenza, è stata ribattezzata, ma anche dell’ accoglienza e della solidarietà: la comunità merinese ospita infatti da oltre tre mesi un gruppo di 23 profughi ucraini, principalmente donne e bambini, costretti a fuggire dal proprio paese. L’evento è organizzato dall’Associazione Sagra te lu Ranu e Feste Patronali in collaborazione con Parrocchia San Giovanni Paolo II di Merine.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito sagrateluranu.it e sulle pagine social della Sagra te lu Ranu e dell’Associazione.