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Nascituro morto a Gallipoli, 11 indagati tra medici, infermieri e Oss

GALLIPOLI- Il cuore del suo bambino ha cessato improvvisamente di battere e ora la vicenda è al vaglio dei giudici della Procura di Lecce che hanno aperto un’indagine conoscitiva per capire cosa sia accaduto realmente, se possano sussistere eventuali responsabilità sulla morte del nascituro. Si poteva salvare?

Intanto nelle ultime ore undici persone, tra medici, infermieri e operatori socio sanitari sono state iscritte nel registro degli indagati. Un provvedimento – quello adottato dai magistrati di viale De Pietro – che fa seguito alla denuncia-querela presentata dalla coppia di Nardò che ha visto sfumare il sogno di poter avere un bambino.

Teatro della vicenda, sulla quale ha acceso un faro la Procura, il reparto di Ostetricia dell’ospedale Sacro Cuore di Gallipoli. Per il 29 giugno i medici del reparto avevano già fissato un appuntamento per un nuovo tracciato per monitorare la situazione. Tre giorni prima, domenica 26 giugno la donna inizia ad avere leggere contrazioni. Uina volta giunga in ospedale uno dei medici del reparto le dice: ‘Non ti sei accorta che il bambino non si sta muovendo?”. Il bimbo era morto.

La coppia è assistita dall’avvocato Giuseppe Mandia.

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