LECCE – La strategia difensiva, per qualcuno, è ancora in fase di labor limae. Qualcun altro invece, ancor prima del termine dei 10 giorni consentito per Legge, ha già deciso di rivolgersi al Riesame.
A chiedere di certo l’annullamento della misura restrittiva, disposta al margine dell’inchiesta sui favori tra politica e sanità, sono: il sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi (attualmente con divieto di dimora), difeso dagli avvocati Gianluca D’Oria e Mauro Finocchito; il responsabile dell’area tecnica del Comune di Otranto, Emanuele Maggiulli (attualmente ai domiciliari e difeso dall’avvocato Antonio Quinto); Antonio Renna, già commissario straordinario dei Consorzi di Bonifica (ai domiciliari e difeso dagli avvocati Luigi Covella e Francesco Fasano). E ancora, al Riesame si rivolgeranno il dottor Elio Quarta (responabile del centro Pma “Prodia”), colpito dal divieto di svolgere la propria attività professionale e difeso dall’avvocato Luigi Corvaglia; infine l’imprenditore Fabio Marra, colpito dallo stesso divieto del medico e difeso dall’avvocato Luigi Covella.
Per il sindaco di Scorrano ed ex consigliere regionale, Mario Pendinelli, e il già vicepresidente della Provincia di Lecce, Massimiliano Romano, l’impugnazione dell’ordinanza al Riesame è invece ancora al vaglio. Idem per Mario Romano (anche lui ex consigliere regionale) e per il senatore Salvatore Ruggeri (indagato nelle vesti di allora assessore regionale al Welfare). Entrambi sono ristretti ai domiciliari e, stando a quanto trapela, entrambi potrebbero prendere tempo per poi presentare solo successivamente alla Gip Simona Panzera istanza di revoca o attenuazione della misura restrittiva. Tanti i passaggi della lunga ordinanza confluiti poi nel loro arresto, così come tanti sono i nodi da sciogliere sul presunto sistema di corruttela che avrebbe avvolto la sanità, la politica e l’imprenditoria locale.
L’ormai ex direttore generale della Asl leccese Rodolfo Rollo, ascoltato in Tribunale martedì per circa 3 ore con al fianco l’avvocato Massimo Manfreda, lunedì prossimo depositerà ulteriori memorie difensive.
Se queste ultime siano destinate anche ad ampliare il raggio d’azione dell’inchiesta sarà la Procura a stabilirlo.
E.FIO