Sanità

Pronto Soccorso “Fazzi”: ennesima lunga notte di ambulanze in attesa. E spuntano anche le blatte

LECCE – Il copione è ormai tristemente consolidato. Della soluzione, invece, neanche l’ombra.

Siamo ancora all’esterno del Pronto Soccorso del “Vito Fazzi” di Lecce: è sabato sera e mancano pochi minuti alle 21. Per medici, operatori sanitari e i pazienti bloccati nella ambulanze si preannuncia un’altra lunga notte di attesa all’esterno della struttura: sbarellare le persone soccorse, all’arrivo dei mezzi del 118, è praticamente impossibile.

Sono qui fuori da circa 5 ore – racconta uno dei medici letteralmente in ostaggio in quel momento – l’ambulanza che precede la mia è in attesa da 7 ore“.

Si resta in coda, all’interno dei mezzi di soccorso, con l’affanno del Covid che ha reso necessario l’intervento del 118 per il paziente di turno. Si resta in coda bardati, nel caso del personale sanitario, senza alcuna alternativa e lottando per restare lucidi dopo turni estenuanti.

A restare tranquilla e indisturbata, assistendo al caos, è soltanto lei: una blatta rimasta incastrata nel distributore di igienizzante all’ingresso. E così al danno si aggiunge la beffa.

Ancora una volta i parenti dei pazienti soccorsi chiedono l’intervento delle Forze dell’Ordine.

C’è tensione da una parte e rassegnazione dall’altra, soprattutto tra chi vive questa situzione da settimane. Tanto che martedì scorso 5 luglio la Procura ha ufficialmente avviato un’indagine conoscitiva proprio sui disservizi del Pronto Soccorso in questione. La sera precedente, in coda, c’erano nove ambulanze cariche di pazienti, che dal primo pomeriggio attendevano ancora di accedere nella struttura.

Al di là degli accertamenti giudiziari, però, ciò che servirebbe subito è un intervento risolutivo che prenda atto di una recrudescenza dei contagi Covid che si è palesata da più di un mese. Emergenza che si somma alle normali patologie che non si possono dimenticare e agli incidenti stradali che consegnano a questa provincia, soprattutto in estate, numeri sempre più allarmanti.

Insomma a fronte di problemi crescenti, il personale resta lo stesso e prova a farsi in quattro, salvo poi doversi rassegnare.

Basti pensare che questa domenica su 16 postazioni del 118 teoricamente medicalizzate (ossia con la presenza del medico a bordo), soltanto 5 sono realmente provviste di un camice bianco. Stando così le cose, a Lecce e all’intero nord Salento non resta che sperare in una giornata senza particolari emergenze. Viceversa il caos è praticamente preannunciato.

ERICA FIORE

 

https://www.youtube.com/watch?v=mK_dbR-HoG0

 

 

Articoli correlati

Disservizi al Fazzi? La replica del direttore: “Assistenza garantita, Ginecologia-Ostetricia è un’eccellenza“

Antonio Greco

Corso di autodifesa per il personale sanitario

Andrea Contaldi

Ospedale di Scorrano, il comitato territoriale spontaneo: “pronti all’esposto alla Corte dei Conti”

Redazione

La giornata mondiale del cuore: prevenzione in primo piano

Redazione

L’Opi di Brindisi contro la delibera regionale delle Rsa

Andrea Contaldi

Sindacati contro i trasferimenti al “Perrino”

Andrea Contaldi