SALENTO – Per difendersi da ondate da calore e inquinamento ogni pugliese dispone in media di appena 10 metri quadrati di verde urbano con una situazione preoccupante nei grandi centri dove si oscilla dai 9,2 di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi. Sono i dati preoccupanti emersi dall’analisi della Coldiretti Puglia, su dati Istat in riferimento alle temperature da bollino rosso in tutta la regione, in attesa che dal 6 luglio l’afa portata da Caronte lasci il posto all’anticiclone delle Azzorre che dovrebbe portare un clima più fresco.
Il caldo è fra le calamità meteo più letali al mondo tanto che l’ultimo report dell’Agenzia europea per l’ambiente lo considera responsabile di ben 9 morti su 10 legate ad eventi meteo con quasi 140mila vittime negli ultimi 30 anni nei paesi dell’Unione. A pesare in particolare è il fenomeno dell’isola di calore urbana – con le persone che vivono nelle città che hanno un rischio maggiore di mortalità in condizioni di elevata temperatura e umidità, rispetto a coloro che vivono in ambiente sub-urbano o rurale, secondo l’Istituto superiore di sanità.
In una situazione di cambiamenti climatici con ondate di calore sempre più intense e persistenti è strategica la presenza e la gestione del verde urbano tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Maggiore è la copertura verde maggiori sono i benefici per la salute della popolazione e più ampia è la difesa contro la canicola estiva. Gli alberi infatti – continua Coldiretti – rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali: un’area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza.
Sarà fondamentale piantare alberi per contrastare l’inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, oltre alla necessità di far rifiorire in tutta la Puglia città, giardini, aree pubbliche e private per combattere lo smog e gli effetti dei cambiamenti climatici. Non a caso il Pnrr ha messo a disposizione 330 milioni di euro per la tutela e la valorizzazione del verde urbano ed extraurbano.