BRINDISI – Il caldo intendo degli ultimi giorni ha riportato le attenzioni sulla questione degli incendi che ormai divampano in ogni angolo del territorio della provincia brindisina. Il tutto, peraltro, a fronte di un numero sempre più esiguo di vigili del fuoco che non sanno più come dividersi.
E’ evidente che, a fronte di una situazione così grave, i mancati interventi di manutenzione costituiscono un ulteriore motivo di preoccupazione. E non basta limitarsi ad emettere ordinanze per obbligare i privati ad adempiere alle pulizia dei propri terreni, eliminando erbacce e rifiuti.
Il problema è che i primi inadempienti sono proprio gli enti locali. E’ il caso delle amministrazione comunali – a partire da quella del capoluogo – che non provvedono a ripulire tutte le aree di proprietà e demaniali affidate allo stesso ente.
Tutto questo rende ancora più difficile il lavoro di controllo del territorio. E poi ci sono i consorzi come l’Arneo che non eseguono correttamente gli interventi di pulizia e di eliminazione di canneti ed erbacce nei canali. Ed ancora la Provincia che non provvede alla manutenzione dei margini delle strade di propria pertinenza.
Ma i rischi maggiori si vivono nella zona industriale dove ci sono ettari di erbacce, spesso anche nelle aree di pertinenza del consorzio ASI. Terreni che si trovano a poca distanza da impianti industriali particolarmente pericolosi e quindi è da incoscienti ritardare gli interventi.
Insomma, le stagioni estive sempre più calde devono mettere tutti di fronte ad una maggiore assunzione di responsabilità per evitare di mettere in pericolo la vita di tanta gente e la salvaguardia dell’ambiente.
Ecco perché qualche controllo in più da parte delle forze dell’ordine non guasterebbe.
Mimmo Consales
