SURBO – TORRE RINARDA – Dopo l’ennesima vittima di un incrocio pericolosissimo, quello sulla Surbo-Torre Rinalda, siamo andati sul posto per dimostrare l’urgenza di un intervento risolutivo. Qui allo stop ci si ferma raramente: il rischio è quotidiano. E infatti, neanche a dirlo, mentre percorriamo questa strada provinciale – teatro, domenica scorsa, dell’ennesimo incidente mortale – possiamo guardare con i nostri stessi occhi ciò che qui si verifica quotidianamente (un’auto non rispetta lo stop) e che, con la complicità del buio, ha reso questo tratto di strada, da anni, scenario di morte.
Il racconto dei proprietari dell’uliveto adiacente all’incrocio, è da brivido: “qui quasi quotidianamente qualcuno esce fuori strada”.
Risale al primo agosto del 2018, quattro anni fa, l’impegno assunto da Comune e Provincia di Lecce per mettere fine alle lunga scia di sangue. Illuminazione pubblica, semafori e nuova segnaletica: questo fu annunciato al margine di un sopralluogo congiunto sul posto dei tecnici dei due enti. L’accelerata arrivò dopo il drammatico incidente, l’ennesimo, che strappò la vita a due uomini e mise in serio pericolo quella delle rispettive mogli e dei figli di soli 8 e 10 anni. Ad oggi, però, il problema persiste.
Questa, per la comunità di Surbo (quella che maggiormente percorre questa strada per raggiungere il mare) è davvero una spina nel fianco, un argomento che riapre ferite mai rimarginate, alle quali potrebbero aggiungersene altre. Il tutto nonostante il susseguirsi di lacrime, appelli e famiglie distrutte.
ERICA FIORE