SALENTO – Camera Civile Salentina segnala: “Le intimazioni dell’Agenzia Riscossione non indicano i termini per fare ricorso e molti contribuenti non sono riusciti a difendersi in tempo”. La Camera Civile interviene sulla vicenda relativa agli atti esattoriali privi delle informazioni per fare ricorso, denunciata nei giorni scorsi da alcune associazioni di consumatori e imprese.
“Le intimazioni di pagamento, come gli altri atti esattoriali – ha chiarito il Presidente di Camera Civile Salentina Salvatore Donadei – se risultano illegittimi devono essere impugnati entro termini perentori che possono variare da 60 a 20 giorni dalla notifica a seconda del tipo di pretesa e del tipo di contestazione del contribuente. Ovviamente, se i predetti termini non vengono indicati nelle intimazioni e il contribuente li fa scadere egli non avrà più la possibilità di rivolgersi al giudice competente”.
Sull’argomento è intervenuto anche l’avvocato Matteo Sances, coordinatore Regionale delle Camere Civili di Puglia secondo il quale “la mancata indicazione di informazioni fondamentali all’interno delle intimazioni di pagamento – come l’Autorità Giudiziaria competente e i termini per agire – può creare gravi disagi ai contribuenti”.
“E’ necessario modificare con urgenza tali atti per garantire a tutti i contribuenti il proprio diritto di difesa – affermano all’unisono i rappresentanti della Camera Civile Salentina che invitano tutti i contribuenti a controllare costantemente la propria posta elettronica certificata, in modo da verificare in maniera tempestiva eventuali richieste erariali”.