Economia

Bilancio col segno più per le cantine del Salento al Vinitaly

Puglia al Vinitaly

VERONA – C’è l’essenza stessa del Salento, in ogni goccia di vino spremuto da uve autoctone che, con i loro profumi, sono ambasciatrici di un territorio straordinario e variegato. Le oltre sessanta cantine salentine in vetrina al Vinitaly di Verona, che si avvia a chiudere i battenti sulla 54esima edizione, raccontano questo: passione per la terra e cura delle produzioni, dalla vigna alla cantina.

C’è un indiscusso protagonismo delle terre del primitivo, del negramaro, delle malvasie e dell’aleatico nel Puglia Wine World, il mondo dei vini pugliesi che, insieme al cibo tipico d’eccellenza, prende per la gola i turisti di tutto il mondo. Il vino è un prodotto indissolubilmente legato al territorio, è una scoperta che si apre attraverso il gusto e l’olfatto, e su questo percorso sensoriale ha puntato la comunicazione costruita da Regione e Unioncamere nel Padiglione 11, preso d’assalto dai visitatori del Vinitaly.

Un modo per dare la meritata evidenza al grande sforzo dei produttori vitivinicoli e dei consorzi di tutela che negli anni hanno puntato sulla qualità e sulla valorizzazione dei prodotti certificati e garantiti da rigidi disciplinari, contrastando la minaccia dei falsi che inquinano il mercato. Produttori lungimiranti come le cantine Conti Zecca, che raccontano una storia lunga cinque secoli nei 320 ettari di vigna distribuiti su quattro grandi tenute tra i comuni di Leverano e Salice Salentino; l’azienda vitivinicola Castel di Salve di Tricase, che affonda le sue radici nel 1885 ed è rinata a nuova vita puntando sulla qualità; le cantine Paolo Leo, azienda giovane ma erede di una tradizione vitivinicola alla quinta generazione che continua a produrre vini da vigneti ad alberello; le cantine Cantele di Guagnano, che da tre generazioni hanno intrecciato la storia di famiglia ai filari delle vigne, costruendo un successo ormai internazionale; le cantine San Pancrazio che da sessant’anni portano nel mondo il nome e il sapore del comune brindisino in cui crescono i suoi vigneti, che si estendono alla provincia leccese da Guagnano a Salice Salentino, fino a Trepuzzi; la casa vinicola Marco Carrisi che ha il suo cuore produttivo a Cellino San Marco, nel brindisino, e fa della territorialità e dell’esperienza i suoi punti di forza; la cantina Sanpietrana di San Pietro Vernotico, fondata nel 1952 e rimasta fedele negli anni alle sue tradizioni, pur introducendo nuove tecnologie.

E per finire, usciamo dal Salento per arrivare nel cuore dell’alta Murgia e all’ombra di Castel del Monte, con le cantine Torrevento che prendono il nome da un’antica contrada del 1400, dove sorgeva un monastero. Un’altra storia di tradizione e innovazione.

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