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Operazione “Game Over”: indagati davanti al gip. Briganti nega le accuse

LECCE – “Sono stanco, vorrei riuscire a voltare pagina una volta per tutte e dedicarmi alla mia famiglia”.

Sono le dichiarazioni di Paolo Briganti, detto “Maurizio”, comparso oggi davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto nell’operazione Game Over della polizia. L’uomo è stato assistito dell’avvocata Roberta Capodieci (in sostituzione del legale Antonio Savoia).

Dopo essere stato libero per un paio di mesi e aver anche trovato lavoro in una pizzeria a Lecce, il 52enne è tornato in carcere con l’accusa di di traffico di droga.

L’uomo ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’organizzazione, nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, così come nelle estorsioni a imprenditori e ambulanti, cui centro indiscusso sarebbe la 167 B del capoluogo, nella zona “Le vele”.

Hanno sostenuto l’interrogatorio di garanzia anche tutti gli altri destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dagli agenti della squadra mobile, la maggior parte dei quali si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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