LECCE – Tutti convocati, tutti disponibili. Contro la Spal il tecnico del Lecce Baroni ha convocato 25 calciatori. Della lista fanno parte anche Gabriel e Asencio. L’allenatore giallorosso, però, non ha ancora scelto l’undici di partenza. Resta il dubbio pure su chi andrà in porta. “Con Gabriel mi farò una chiacchierata – ha detto -, valuteremo insieme. Per il resto c’ è stata la possibilità di recuperare tutti e questa squadra è stata straordinaria nel sopperire alle tante assenze con compattezza e sacrificio. Ora abbiamo ancora più risorse”. Arriva la Spal di Mancosu. E senza l’altro ex, Meccariello, indisponibile. “Mancosu ci terrà a fare bene, lo saluteremo e anche il pubblico lo farà. Non guardo gli altri, sono concentrato sulla mia squadra. Questo è un campionato combattutissimo dove non c’è nessun risultato scritto. Basta guardare al Frosinone che ha tanti giovani e hanno voglia di lottare””.
Sulla partita, invece, dice. “Non c’è una partita fotocopia, vincere non è facile. La Spal è incappata una stagione non brillante, ma ha giocatori importanti. Sarà complicato, ma siamo pronti”.
Il tecnico giallorosso assicura che i suoi ragazzi sapranno gestire pure la pressione. “È il nostro pane quotidiano vivere di pressione, è la gestione della pressione che dobbiamo saper fare, ma questa squadra ha dimostrato di saperlo fare. Sono sicuro che la squadra c’è e farà bene fino alla fine perché è una squadra che sa donarsi, sa fare tutto. Con queste componenti sei già un po’ avanti. Poi lo fa pure con gioia, quindi noi ci siamo”.
I dati dicono che la formazione leccese è molto incisiva offensivamente nei primi tempi con 30 reti già all’attivo. “Il gol è un’eccezione, l’importante è creare occasioni. Dobbiamo lavorare tutti insieme, abbiamo attaccanti esterni che hanno fatto 23 reti: merito del lavoro e di ragazzi che si fanno trovare pronti”.
Sulla formazione deve ancora sciogliere le ultime riserve, ma non dovrebbe cambiare molto. “Più la posta è importante meglio è. Spero di avere sempre più partite importanti per poter scegliere. Quando una squadra si allena bene ha poco margine di errore. Qualcuno farà la terza partita in otto giorni, non cambieremo molto. I cinque cambi sono un patrimonio importante. Se abbiamo fatto bene con i cambi è perché i giocatori si sono fatti trovare pronti”
