LECCE – Condanna a 9 anni e 8 mesi di reclusione per l’ex giudice delle indagini preliminari del tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis, e per l’avvocato penalista Giancarlo Chiariello, anche lui barese. Lo ha deciso la giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Lecce, Laura Liguori, nel processo con rito abbreviato celebrato oggi per le presunte tangenti in contanti che sarebbero state passate al magistrato in cambio di provvedimenti di libertà favorevoli agli assistiti dell’avvocato Chiariello, in alcuni casi presunti esponenti di spicco di famiglie mafiose o legati alla criminalità organizzata barese, foggiana e garganica.
De Benedictis e Chiariello, ora ai domiciliari, furono arrestati ad aprile 2021 con l’accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari. Il figlio dell’avvocato, Alberto, anche lui penalista, è stato condannato a 4 anni di reclusione mentre per Danilo Pietro Della Malva, pregiudicato, ritenuto esponente della mafia garganica e nel frattempo diventato collaboratore di giustizia, la pena stabilita è di 3 anni e 8 mesi.
Assolti gli altri cinque imputati, tra i quali un appuntato dei carabinieri, un’avvocatessa e tre pregiudicati.
Gli avvocati Saverio Ingraffia e Gianfranco Schirone, difensori dell’ex gip De Benedictis, hanno annunciato appello contro “una sentenza molto dura dal punto di vista sanzionatorio, soprattutto per il riconoscimento dell’aggravante mafiosa”.