LECCE E PROVINCIA – Le Fiamme Gialle stanno passando al setaccio i distributori di carburante dell’intera provincia di Lecce, per scoprire casi di speculazione nell’aumento dei prezzi. Su 34 verifiche effettuate, i militari della Guardia di Finanza hanno constatato 14 violazioni per omessa comunicazione al Ministero dello Sviluppo economico dei prezzi praticati per i diversi carburanti commercializzati. Le sanzioni amministrative elevate superano i 14mila euro. Per cinque stazioni di servizio sono scattate invece le sanzioni – 5mila euro in totale – per la mancata esposizione, in modo visibile dalla carreggiata stradale, dei prezzi praticati al consumo.
L’azione delle Fiamme Gialle si sta concentrando sui “furbi” del caro carburante, non solo per garantire la tutela della libera concorrenza del mercato, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto, ma soprattutto per assicurare il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore. Nelle scorse settimane si è registrata un’impennata in alcuni casi fuori controllo del costo di benzina e gasolio.
Secondo l’ultima classifica GlobalPetrolPrices.com, che mette a confronto i prezzi alla pompa nei diversi Paesi europei, l’Italia è il quarto più caro per il costo della benzina, superata solo da Germania, Finlandia e Paesi Bassi. La guerra e le sanzioni stanno diventando il paravento per speculazioni finanziarie sulle contrattazioni del costo delle materie prime come il petrolio. Ed anche quando il prezzo al barile scende, i carburanti restano alle stelle.