BRINDISI – Brindisi da un lato annuncia che da aprile fino al termine dell’estate ci saranno ben 70 approdi di navi da crociera. Dall’altro, però, non è in grado di fronteggiare un fenomeno gravissimo come quello dell’abbandono di rifiuti. Oggi ci occupiamo del litorale situato a nord della città. Dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello di Brindisi, anche ai fini di attrazione dei crocieristi, e invece appare devastato per la presenza di rifiuti abbandonati, di materiale di risulta e di amianto.
Tutto questo avviene nonostante il buon lavoro svolto da Ecotecnica, la società che effettua il servizio di raccolta di rifiuti nella città di Brindisi. La realtà è che proprio il litorale, nonostante sia abitato tutto l’anno da tantissime famiglie, è totalmente privo di controlli. E’ assai difficile, infatti, scorgere un mezzo delle forze dell’ordine, soprattutto durante le ore serali e notturne. E’ evidente che questo determina le condizioni ideali per chi vuole abbandonare indisturbato materiale di ogni tipo. Del resto, anni fa – quando si decise di creare il parco a Punta del Serrone – furono smaltite tonnellate di rifiuti, con una presenza notevole di amianto.
Oggi si corre lo stesso rischio, come si evince anche dalle immagini che abbiamo girato sul posto. Sarebbe opportuno, inoltre, che si facesse abbondante ricorso alle foto trappole, tanto più perché individuare qualche decina di incivili servirebbe da lezione per tutti. E invece c’è la consapevolezza di poter agire indisturbati, evitando di farsi carico dei costi di smaltimento. Tra l’altro, sarebbe interessante sapere il motivo per cui gli uffici comunali non si preoccupano di farsi depositare le ricevute dello smaltimento di materiale di risulta in impianti autorizzati. Questo servirebbe quantomeno a bloccare l’azione incivile di imprese che eseguono lavori in luoghi dove è stata chiesta una autorizzazione edilizia.
Mimmo Consales