LECCE – (t.d.g.) La partita più importante con una squadra dimezzata dalle assenze. Contro il Brescia Baroni deve rinunciare a Tuia squalificato e poi a Gabriel, Bleve, Faragò e Di Mariano. Pensare, però, a chi non c’è è il primo errore che può commettere un tecnico. “Abbiamo acquistato un giovane bravo – dice a proposito del portiere -, tocca a lui”. È l’unica rivelazione che fa bella conferenza stampa di vigilia, e aggiunge. “Dubbi ne ho ancora, l’attenzione nel lavoro è stato massimo. Devo guardare ogni dettaglio, anche dal punto di vista emotivo e vedere chi ha la testa libera. Ci sono giocatori che hanno dato tanto e devo attingere da coloro che hanno giocato meno. Ho bisogno di giocatori che facciano prestazioni a livello massimale su tutti i fronti. La partita durerà 100 minuti: chi sbaglia meno la porterà a casa. Non dovremo risparmiare neanche un goccio di sudore”.
È un campionato che si deciderà all’ultima giornata. “Veniamo da un periodo in cui abbiamo speso molte energie, ma i ragazzi hanno dato fondo a tutto dimostrando grande attaccamento alla maglia, ai colori. Oggi abbiamo gli stessi punti che l’Empoli aveva l’anno scorso, ma questo è un campionato dieci volte più difficile rispetto a quello passato”.
La squadra di Inzaghi ha numeri interessanti e non può essere diversamente vista la classifica: prima per i punti fuori casa; seconda per partite vinte; seconda per reti fatte. “Negli ultimi quindici minuti hanno conquistato 14 punti. Nella passata stagione hanno disputato i play off, poi sono arrivati giocatori importanti e hanno cambi validi. Tuttavia io guardo in casa mia, sono rispettoso degli avversari. Non posso dire la stessa cosa di Alvini, irrispettoso nei confronti della mia squadra e del Lecce calcio”.
Ad assistere alla partita ci sarà una cornice di pubblico degna di questo incontro. “Il nostro pubblico non ha bisogno di nessun richiamo, ci vuole la vicinanza di tutti, decisiva per lo sprint”.