LECCE- Dopo settimane di curva in discesa, stavolta il Covid non fa altri passi indietro. Almeno in provincia di Lecce, che risulta la prima in Italia per la più alta incidenza di contagi ogni 100mila abitanti: sono 1.035. Segue Agrigento con 924. A certificarlo è la Fondazione Gimbe, secondo la quale si registra un aumento di casi nella metà delle province. Sono passate da 42 a 48 quelle con un’incidenza sopra i 500 contagiati su 100mila residenti. Lecce ha la maglia nera, come detto, per il periodo compreso tra il 2 e l’8 marzo. Anche Taranto è oltre la media, con 518 casi.
Il fenomeno di una ripresa più consistente della circolazione del virus va avanti da giorni e ora è stato certificato dai dati che sono in aumento, si badi bene, a fronte di un numero di tamponi più ridotto, in calo dell’8,8 per cento in una settimana.
È un andamento che si rispecchia nei dati del bollettino regionale delle ultime 24 ore: 4.713 casi a fronte di 27.807 test giornalieri, oltre a sette decessi. Lecce assorbe quasi un terzo dei nuovi contagi, 1.488, davanti a tutte le altre province. Brindisi ne conta 386, Taranto 500.
Sono 76.606 le persone attualmente positive. Tra queste, 543 sono ricoverate nei reparti Covid. Su questo versante, si supera la soglia del 15 per cento in area medica ma fortunatamente non quella della terapia intensiva, dove i degenti sono 29.
Il fronte, in ogni caso, regge, grazie alla copertura vaccinale che in Puglia vede l’88,4 per cento della popolazione con almeno una dose anti-Covid. La regione è la prima in Italia davanti alla Toscana ed è anche prima nella fascia 5-11 anni con un tasso di copertura del 53,5 per cento.
Intanto, si continua anche con la somministrazione del vaccino Novavax, riservato a persone di età pari o superiore a 18 anni che non hanno ancora effettuato il ciclo primario di vaccinazione: domenica mattina in Piazza Aldo Moro a Maglie si terrà un open day.
