TARANTO – “Le disposizioni che si assumevano violate erano così generiche e non dettagliate ai singoli soggetti, che le stesse non potevano rivestire la valenza di ordine. Pertanto nessun ordine, nessuna disobbedienza”. Ecco perché, a margine della formula assolutoria sulla vicenda della Tenente di Vascello e di altri giovani ufficiali finiti sotto indagine e comparsi nei giorni scorsi davanti al tribunale di Napoli, la verità è che si è fatto molto rumore per nulla”.
Così uno dei legali degli imputati, l’avvocato Floriana De Donno Brunetti che ha rappresentato il tenente tarantino che ha registrato il video incriminato: il balletto sulle note del tormentone Jerusalema, nel cortile della caserma tarantina.
La vicenda si è chiusa con il proscioglimento degli imputati da parte del Gup e ha finalmente rasserenato gli animi dei militari che hanno rischiato di finire sotto processo e magari di veder compromessa la loro carriera. A coordinare il balletto una giovane ufficiale al termine della cerimonia di giuramento. La diffusione sui social del video ha infastidito la marina militare e nei loro confronti è stato aperto un procedimento per disobbedienza.
Il video, registrato alla fine di ogni attività istituzionale- dice il legale- non era nulla di più che l’espressione dello spirito di corpo e della goliardia che permea ambiti lavorativi così particolari.”
