BRINDISI – I proprietari di stabilimenti balneari stanno vivendo una fase caratterizzata dall’incertezza per il futuro. Il rischio concreto è che alla fine del 2023 gli attuali titolari delle concessioni dovranno rinunciare agli stabilimenti balneari che verranno messi all’asta. Una ipotesi che ovviamente il Sindacato di categoria non prende neanche in considerazione, tanto da far intendere che i diretti interessati sono pronti a fare le barricate.
Lo ha detto a chiare lettere il presidente nazionale del SIB Antonio Capacchione nel corso di una affollata assemblea svoltasi presso la Confcommercio di Brindisi.
Il rischio concreto è che già da quest’anno saranno praticamente azzerati gli investimenti proprio a causa del clima di incertezza che riguarda tutte le 30.000 aziende balneari italiane.
Per il momento, con il pronunciamento del Consiglio di Stato, sono stati scongiurati scenari ancora più drammatici. Ma è solo un primo passo che non dona tranquillità agli operatori.
Mimmo Consales
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