PUGLIA – A non andar giù è l’ultima direttiva del Dipartimento di Promozione della Salute della Regione Puglia: secondo quanto disposto, sono i dirigenti scolastici a dover prescrivere direttamente i tamponi necessari per assicurare la frequenza in presenza degli alunni, con propria comunicazione sottoscritta da recapitare individualmente alle famiglie.
“Una sorta di prescrizione medica” sentenzia ANP, Associazione Nazionale Presidi di Puglia. “Nel secolo della dematerializzazione, l’ennesimo carico di lavoro di compilazione cartacea -dice il Presidente, Roberto Romito- quasi non bastasse lo stress giornaliero cui sono sottoposti ormai da moltissimi mesi per fornire ai cittadini il servizio di istruzione cui hanno diritto anche in epoca di pandemia”.
Per questo tutti i dirigenti iscritti ad Anp hanno indirizzato al Governatore Emiliano, l’assessore regionale al ramo Sebastiano Leo, l’Ufficio Scolastico Regionale e il Dipartimento di Promozione della Salute, una lettera contenente una richiesta di incontro urgente.
“Essendo con tutta evidenza saltato il sistema di tracciamento dei contagi da parte delle ASL pugliesi, esso viene di fatto trasferito alle scuole – si legge – da un Dipartimento della Salute regionale che appare ormai sempre più in affanno. Dobbiamo ancora una volta lamentare il vezzo di addossare a funzionari dello Stato, quali sono i dirigenti scolastici, da parte della Regione che non riesce a provvedervi efficacemente, compiti di natura sanitaria che non sono loro propri e non pertengono alla natura e agli scopi che caratterizzano la loro funzione”.
Dello stesso avviso la CISL scuola Puglia. Anche il sindacato ha richiesto la convocazione di un tavolo in Regione per una ripartenza diversa e l’individuazione di procedure semplificate.
“Da un lato, ai dirigenti scolastici si assegna l’obbligo di “compilare, sottoscrivere e consegnare” ai familiari dell’alunno minorenne o allo studente maggiorenne la dichiarazione di effettuare il test antigenico rapido – dicono da Cisl – dall’altro, a loro si attribuisce l’obbligo di disporre impropriamente misure sanitarie che non rientrano fra i loro compiti né fra quelli previsti dall’ordinamento per l’autonomia delle istituzioni scolastiche. L’ultima disposizione del Dipartimento di Prevenzione deve essere ritirata – incalzano- una soluzione, questa volta ragionevole, bisogna individuarla insieme”.
E.Fio
In merito, si è tenuto nel pomeriggio un tavolo di coordinamento in Regione. Con riferimento alle procedure di comunicazione e monitoraggio dei casi Covid, si sono individuate nuove modalità di intervento che semplificano le procedure e garantiscono un efficace raccordo tra il sistema scolastico e sanitario. Tali procedure saranno sottoposte a periodico monitoraggio, anche in base all’evoluzione del quadro normativo ed epidemiologico, per eventuali adattamenti.