LECCE – In gran parte della provincia di Lecce l’ordine è perentorio: no all’esplosione di “botti” piccoli o grandi che siano, nella notte di San Silvestro e anche per l’1 gennaio e per i giorni a venire fino al termine delle festività.
“Le amministrazioni comunali non hanno il potere di vietare la vendita di questi prodotti, ma al massimo possono cercare di limitarne le conseguenze con provvedimenti” ad hoc, come spiega e ha fatto il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, che anche quest’anno ha emanato l’ordinanza cosiddetta “anti-botti” per contrastare, insieme alla preminente attività delle forze dell’ordine, il fenomeno dello scoppio di petardi e fuochi d’artificio nei giorni a cavallo tra vecchio e nuovo anno. Il provvedimento, firmato il 15 dicembre, dispone, sino al 7 gennaio, il divieto di accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e altri oggetti di questo tipo, pena sanzioni che vanno da 25 a 500 euro, il sequestro e la confisca del materiale pirotecnico, oltre a eventuali e ulteriori sanzioni penali e amministrative. E come lui, gran parte dei primi cittadini della provincia.
Nel capoluogo, i “botti” di Capodanno sono già vietati dal regolamento di Polizia Urbana, che, all’articolo 8, dispone il tassativo divieto “a far esplodere petardi, botti, fuochi d’artificio e pirotecnici di qualsiasi tipologia sul territorio comunale”. “Evitiamo -dice l’assessore alla Sicurezza Urbana, Sergio Signore- queste pratiche ormai superate, a beneficio della sicurezza di tutti, in particolare dei bambini, della tranquillità degli altri cittadini e per il benessere degli animali, domestici e non”.
E, a proposito degli amici animali, anche qui nel Salento, la Scuola Cinofila Italiana e l’E.N.P.A. (Sezione Provinciale di Lecce) con il Comune di Arnesano -che pure ha emanato un’apposita ordinanza-, si sono uniti quest’anno per portare avanti una campagna di sensibilizzazione contro i botti di Capodanno. L’iniziativa, fortemente voluta e coordinata da Marco Scialpi, presidente della SCISAR, ha l’obiettivo di scuotere la sensibilità della collettività salentina.
In particolare, la notte del 31 dicembre rappresenta un momento di estrema difficoltà per i quattro zampe, spaventati letteralmente a morte dai botti a causa della loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata di quella dell’ uomo. Le deflagrazioni creano negli animali una condizione incontrollabile di panico che li induce a perdere l’ orientamento e li espone al rischio di smarrimento o di investimento da parte delle automobili.
Lo stesso Marco Scialpi afferma: “Nel corso dell’anno, in qualità Educatore Cinofilo mi trovo ad affrontare varie situazioni di recupero comportamentale proprio a seguito di fobie acquisite da parte di cani domestici a seguito delle vere e proprie esplosioni dei botti.”
Ecco allora alcuni consigli utili per tentare di contenere il problema:
E’ opportuno non lasciare in questo periodo gli animali all’aperto, custoditeli in luoghi tranquilli che li facciano sentire protetti.
Dotateli di microchip e di medagliette di riconoscimento. Se l’animale si smarrisce, rivolgetevi prontamente alla Polizia Municipale o alla ASL locale e presentate denuncia di smarrimento.
Tenete presente che le deflagrazioni causano negli animali diversi stati d’ animo e diverse reazioni: dal disorientamento alla paura, dal terrore all’angoscia, sino ad morire d’infarto.
Inoltre, diverse possono essere le reazioni: urinazione o defecazione incontrollate, fuga, possono arrivare a mordere le recinzioni , sbattere contro mura o porte per tentare di abbatterle. I cani possono guaire, abbaiare, ululare e ruotare vorticosamente su se stessi in preda al terrore, mordere oggetti, altri animali o persone come riflesso sostitutivo. Possono nascondersi o cercare protezione da parte del compagno umano. Oppure possono non fidarsi più del compagno umano e di conseguenza arrivare a disconoscerlo.
Si raccomanda quindi di sistemare gli animali in locali chiusi, conosciuti, eliminando quanto potrebbe ferirli. Non lasciate cani e gatti sui balconi, perché il terrore potrebbe indurli a saltare nel vuoto. Durante i botti sdrammatizzate, facendo giocare l’animale, non confortatelo perché rafforzereste la sua paura, piuttosto non date peso alle sue ansie. Se l’ animale vede che il suo compagno umano non dà in escandescenze si sente al sicuro. Nel caso doveste lasciare l’animale da solo, per esempio proprio nella notte del Capodanno, ricordatevi di lasciare accese le luci, lasciategli i suoi giochi e, possibilmente, lasciate una radio o un televisore acceso.
Nel caso foste in casa con l’animale e doveste notare che si nasconde, lasciatelo fare, lasciate che esca dal nascondiglio prescelto di sua volontà, voi comportatevi come se nulla fosse. Se l’animale cerca il contatto, accettatelo ma non favoritelo, in questo caso distraetelo con piccoli giochi in assoluta tranquillità.