SALENTO- Un video montato sulle note di “I believe i can fly” (tradotto: “credo di poter volare”) immortala la simulazione di un tuffo sulla terra ferma di un 19enne con fragilità. È il filmato su cui la procura dei minori, incaricando il consulente tecnico Claudio Leone,nelle prossime ore cercherà di far luce sull’episodio di presunto bullismo che si è consumato il 20 ottobre scorso, vicino all’anfiteatro di una chiesa in provincia di Lecce.
Dopo la denuncia della madre della vittima, la Procura dei Minori ha aperto un’inchiesta. Attualmente sono sei i minorenni su cui si concentrano le indagini, tutti facenti parte della comitiva che il 19enne frequentava da tempo.
Se si sia trattato di un gioco di cattivo gusto finito male (considerato che il 19enne si è ritrovato con un dente rotto) o un atto di bullismo in piena regola, saranno gli approfondimenti in corso ad accertarlo. Certo è che questo video (che state vedendo) è stato postato sui social e successivamente rimosso da uno dei ragazzi presenti in quel momento. È stato tra l’altro girato con il cellulare della vittima. Per questo parallelamente all’ipotesi di lesioni personali (dunque bullismo fisico), si segue anche la pista del cyberbullismo, ossia il tentativo di umiliazione in rete.
Esiste poi un secondo video, anche questo al vaglio della Procura, che contribuirà ad accertare le responsabilità dei presenti su entrambi i fronti.
Il fascicolo è nelle mani del Pubblico Ministero Stefania Mininni. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Lecce, coadiuvati dai colleghi della stazione del paese in cui si è consumato l’episodio. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Fulvio Pedone, Davide Pastore e Silvio Giardiniero. Come consulente di parte è stata nominata l’ingegnere informatico Luigina Quarta. Le perizie sui dispositivi elettronici sequestrati agli indagati avranno inizio il 30 dicembre.
IL SERVIZIO TG: