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Il covid stoppa la serie B: rinviate le prossime 2 giornate. Sticchi Damiani: “Troppi casi, decisione prudente”

LECCE (di Carmen Tommasi) – Adesso è ufficiale, anche la serie B si è arresa al Covid-19: lo ha deciso l’Assemblea di Lega, convocata d’urgenza ad inizio settimana, e che si è riunita giovedì mattina in video conferenza. Non si giocheranno tutte le prossime due giornate, quelle del 26 e del 29 dicembre, la 19esima e la 20esima. Dopo il rinvio nello scorso weekend di Benevento-Monza e Vicenza-Lecce, negli ultimi giorni sono saliti in maniera vertiginosa i club che stanno fronteggiando casi di riscontrata positività. Si tratta di Ascoli, Alessandria, Pordenone, Monza, Lecce, Pisa, Como, Vicenza e Spal. La società che sta vivendo il momento peggiore è proprio quest’ultima, che conta una ventina di contagiati. La squadra di Marco Baroni salterà, quindi, la trasferta in casa del Pordenone, ultima del girone d’andata, e la gara casalinga con la Cremonese, la prima di ritorno. Si riparte a gennaio: cambia, dunque, il calendario che originariamente prevedeva la sosta invernale dal 29 dicembre fino al 15 gennaio. Da 2-3 squadre che chiedevano lo stop generale, il fronte si è allargato e si è andati verso la scelta ponderata e prudente del rinvio. Si riparte a metà gennaio: il 13 verranno recuperate le due partite rinviate lo scorso weekend, il 15 si giocherà la giornata di Santo Stefano con Benevento, Monza, Lecce e Vicenza che scenderanno in campo il giorno dopo. Sono stati introdotti anche due turni infrasettimanali, il 15 e il 22 febbraio, coincidenti con la quarta e sesta giornata di ritorno.

Saverio Sticchi Damiani, presidente US Lecce

PAROLA AL PRES. – A spiegare tutta la situazione, via Skype ai microfoni di TeleRama, al termine dell’Assemblea è stato il numero uno del club di Via Colonnello Costadura, il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani: “Quella del rinvio delle prossime due gare è una decisione saggia e ponderata, visti  i troppi  casi e vista l’emergenza del momento.  Decisione prudente e con il sennò di poi capiamo che la scelta della Asl Lecce, di non far giocare la gara di lunedì sera con il Vicenza, è stata saggia. Chissà -ha chiosato l’avvocato leccese- cosa sarebbe successo se si fosse giocata quella partita. Perchè, adesso, ci sono dei positivi anche nel club veneto. Quella di sospendere il campionato risolve, però, solo l’emergenza del momento, ma per  il girone del ritorno servono dei criteri omogenei in tutto e per tutto”.

IL LECCE E LA RIPRESA – Intanto, in casa Lecce si ritorna alla semi-normalità: mercoledì mattina il gruppo squadra si è sottoposto, ad eccezione dei due soggetti risultati positivi al covid-19 nei giorni scorsi, a test molecolare le cui risultanze hanno dato esito negativo. Restano ad ora solo due, quindi, i casi di positività tra i salentini. Nella giornata di venerdì, poi, verrà effettuato un ulteriore ciclo di tamponi. Nel frattempo, a tre giorni da quella che doveva essere la partita con il Pordenone capitan Lucioni e compagni hanno ripreso la preparazione giovedì mattina con un allenamento, a porte chiuse, al “Via del Mare”, nel rispetto ovviamente delle misure di prevenzione dal contagio previste per il Covid-19.

 

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