LECCE – Lecce – Monza finisce con il tributo meritatissimo riservato dai quasi novemila spettatori a Lucioni e compagni. Ed era iniziata con la carica degli ultras che si erano dati appuntamento sotto l’albergo della squadra giallorossa.
Tre a zero secco, senza appello, tanto che l’arbitro, Abbattista di Molfetta, non concede neanche recupero. Una vittoria che certifica la crescita della squadra di Baroni e le difficoltà di quella di Stroppa indicata come una delle maggiori pretendenti alla promozione in Serie A.
Il Lecce intanto conquista la quarta vittoria consecutiva e il sesto risultato utile di fila. E purtroppo adesso c’è la sosta per gli impegni delle nazionali a frenare la corsa della formazione leccese. Peccato, ma Baroni saprà sicuramente far ripartire la propria squadra più forte di prima.
La vittoria contro il Monza la firma il tridente di fuoco: Strefezza, Di Mariano, Coda, quest’ultima rete dopo una discesa imperiosa di Lucioni. Per il brasiliano è la seconda rete in campionato; Di Mariano e Coda, invece, viaggiano a braccetto con quattro reti a testa. Davvero un momento d’oro per il dieci giallorosso, solo due reti in campionato nella passata stagione con il Venezia e a Lecce già a quota quattro. Sembra un veterano della squadra giallorossa e un fedelissimo di Baroni, ma i due si sono conosciuti soltanto poche settimane fa. Una pedina che ad oggi sembra indispensabile per la manovra della squadra leccese con le giocate che sempre più spesso pendono dalla sua parte e dai suoi piedi.
Una squadra che sta crescendo in tutti i reparti: dalla difesa all’attacco. Ed è un Lecce ancora da scoprire completamente. Oltre a Tuia e Dermaku, ad esempio, c’erano pure Bjarnason e Helgason (entrato nel secondo tempo) convocati nella nazionale islandese. E poi Rodriguez, ieri inutilizzato da Baroni.
Oggi i risultati dicono che il Lecce va bene così. Quando verranno un po’ meno, ci sarà bisogno di tutti. E Baroni, in prospettiva, lavorerà affinché ciò avvenga. Affinchè il Lecce diventi sempre più squadra.
