CASTIGLIONE D’OTRANTO – 10 anni di “Notte Verde” 5 giorni di appuntamenti dall’alba a notte fonda per un’altra idea di territorio. Accade a Castiglione d’Otranto, dove si celebra un autentico capodanno rurale.
5 giornate differenziate in tematiche, stili e pubblico, ma tasselli di un unico racconto: esiste un modo diverso, sostenibile e profondo, per vivere il Salento e valorizzare il territorio senza mercificarlo. L’apertura con grandi ospiti
Dopo il benvenuto , la Lectio magistralis di Giannozzo Pucci, direttore di Lef (Libreria Editrice Fiorentina) “Beni comuni e conversione ecologica“.
Poi il dialogo su “Spopolamento, politiche pubbliche per invertire la rotta” con Filippo Barbera, professore ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro, Università di Torino; Francesco Monaco, project manager SiBater-Banca della Terra (Anci-Ifel) e già coordinatore SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne); Piero Lacorazza, direttore di Civiltà Appennino a Coordinare Tiziana Colluto, presidente della Casa delle Agriculture Tullia e Gino.
A seguire il concerto di Antonio Castrignanò e Claudio Prima, due musicisti simbolo delle nuove strade della tradizione salentina, protagonisti nell’ultimo ventennio della scena della riscoperta e della riproposta e insieme, dal 2004 al 2015, sul palco della Notte della Taranta.
Spazio per la mostra “I paradossi dell’abbondanza ” di Marzia Migliora e le suggestive gigantografie sulle facciate del Mulino di Comunità e della cappella di Santa Maria Maddalena
Tutto il senso di cinque appuntamenti intensi nel tema affrontato “la restanza”.
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