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Green Pass: da oggi le nuove regole. A casa i prof sprovvisti di certificazione

LECCE – In attesa del decreto su scuola e trasporti, da oggi (6 agosto) scatta ufficialmente il green pass obbligatorio per entrare in locali al chiuso e accedere ad eventi. L’obbligo a breve verrà esteso anche ai settori scuola e trasporti, come stabilito dal Consiglio dei Ministri nelle scorse ore.

Vediamo intanto, ad ora, dove è necessario esibire la certificazione verde.

Il green pass è la conditio sine qua non per accedere a spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei e altri istituti e luoghi di cultura; piscine, palestre, centri benessere al chiuso (compresi quelli collocati all’interno di strutture ricettive); sagre, fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi e le relative attività di ristorazione. E poi sale gioco, scommesse, bingo e casinò; concorsi pubblici. Oltre, ovviamente, a ristoranti al chiuso e servizio al tavolo all’interno dei bar. Rimangono senza obbligo di green pass le chiese e gli oratori.


L’obbligo, lo ricordiamo, non si applica a tutti coloro che hanno meno di 12 anni – per i quali non è autorizzata la vaccinazione – e, dice il decreto, “ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del ministero della Salute”.

A chi spettano i controlli?

Il monitoraggio all’ingresso di qualsivoglia attività è in capo ai titolari degli esercizi: spetta a questi ultimi controllare il pass. Controlli che, ovviamente, potranno esser svolti anche dalle forze di polizia.

Capitolo sanzioni.

Per chi viola le regole o non effettua i controlli è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

Capitolo a parte, si diceva, quello riferito alla scuola.

L’associazione Nazionale Presidi, capitanata in Puglia da Roberto Romito, esulta innanzitutto per il limite imposto dal Governo alle decisioni regionali durante l’ultimo Cdm.

“Le regioni non potranno più emettere provvedimenti sanitari emergenziali applicabili indistintamente sull’intero loro territorio, ma solo ai luoghi in cui si manifestano i focolai – spiega – il fatto che ad annunciarlo sia stato il Minsitro dell’istruzione rappresenta un valore aggiunto e significativo per il mondo scolastico pugliese, proprio con riferimento a quanto accaduto nella nostra regione nello scorso anno scolastico. Di fatto il Governo accoglie una nostra specifica e reiterata richiesta e crediamo anche che tale ripresa di potere segni il definitivo tramonto di ogni possibilità di didattica “a scelta”.

Infine l’annuncio dell’estensione dell’obbligo green pass a tutto il personale scolastico si arricchisce di dettagli. La sua eventuale inosservanza non determinerà, come prospettato inizialmente, la destinazione ad altre mansioni. Nei confronti di chi, salvo giustificati motivi, non dovesse esserne in possesso, scatterà l’assenza ingiustificata. Al raggiungimento del quinto giorno di assenza ingiustificata si procederà alla sospensione dal servizio e dalla retribuzione.

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