GALLIPOLI – Una telefonata a voce troppo alta, seguita uno sguardo torvo. E si innesca la violenza: una chiave inglese “suonata” in testa a un ragazzino minorenne.
È successo in una affollatissima nottata gallipolina, quella del 14 luglio scorso.
Un 16enne residente nella provincia di Bergamo, in vacanza a Gallipoli con il fratello maggiorenne e altri amici, era in Corso Roma quando è stato aggredito da un 30enne di Parabita.
Il minorenne avrebbe disturbato, con la telefonata di cui si diceva, il giovane del posto e da lì sarebbe scaturito qualche sguardo di troppo.
A quel punto, secondo il racconto fatto alla Polizia, il ragazzino ha continuato a camminare fino a quando non è stato raggiunto da un’auto da cui sarebbe sceso l’aggressore che, per regolamento di conti di quella breve sfida fatta solo di sguardi, gli avrebbe sferrato un colpo alla testa all’altezza del sopracciglio sinistro con una chiave inglese, arma poi sequestrata dagli agenti intervenuti sul posto.
La vittima, trasportata al Pronto Soccorso di Gallipoli, è stata dimessa con una prognosi di 10 giorni per una ferita lacerocontusa per cui sono stati applicati dei punti di sutura.
L’identikit dell’aggressore e la parziale descrizione dell’auto, hanno portato gli agenti del Commissariato di Gallipoli a rintracciare, nel giro di poche ore, l’autore delle lesioni e a denunciarlo per il reato di lesioni aggravate da futili motivi, oltre che per porto di arma impropria.