COPERTINO- Sfonda la porta di casa dell’amica della sua ex compagna, che è lì e viene aggredita con calci e pugni. Poi, le sottrae il telefono e si dà alla fuga: un 26enne è stato sottoposto a fermo, dopo essere stato rintracciato stamattina alle 8 nella sua abitazione. È indiziato del delitto di rapina, lesioni personali dolose, atti persecutori, maltrattamenti contro familiari e violazione di domicilio.
I fatti questa notte a Copertino. La donna ha rimediato una prognosi di 8 giorni per i traumi riportati in seguito alle botte ricevute. Il giovane è stato tradotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
A Brindisi, invece, è finito in carcere M.C., che, nonostante il divieto di avvicinamento, più volte violato, è tornato a perseguitare la ex moglie, a molestarla con ingiurie e minacce. L’ordine di carcerazione è stato emesso dal gip su richiesta della Procura: l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, nel gennaio 2020 era finito ai domiciliari per gli stessi motivi. La detenzione era poi stata convertita nel divieto di avvicinamento a seguito di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, ma evidentemente quel provvedimento non è bastato. Per l’uomo si sono aperte nelle scorse ore le porte del carcere di Brindisi.
L’ordine di carcerazione è stato emesso dal gip su richiesta della Procura: l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, nel gennaio 2020 era finito ai domiciliari per gli stessi motivi. La detenzione era poi stata convertita nel divieto di avvicinamento a seguito di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, ma evidentemente quel provvedimento non è bastato. Per l’uomo si sono aperte nelle scorse ore le porte del carcere di Brindisi.