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Lupiae Servizi, ottima chiusura bilancio 2020: continua così il risanamento

LECCE- Si chiude con un utile di quasi 900mila euro (888.152 euro, per la precisione) il bilancio di esercizio 2020 della Lupiae Servizi. È il più importante risultato positivo della partecipata del Comune di Lecce dalla sua fondazione ad oggi e segna una netta inversione di tendenza rispetto agli esercizi precedenti. Dal 2004 al 2017, la società ha, infatti, registrato passivi di bilancio per più di 17 milioni di euro, chiamando periodicamente il Consiglio comunale a ripianarli, con operazioni di ricapitalizzazione a copertura delle perdite oggi non più replicabili. Con la nuova gestione continua a passo deciso il risanamento della società, che entro il febbraio 2026 dovrà far fronte alla debitoria del concordato, per un ammontare di 8.247.192,90 euro.

 La Lupiae, comunque, non resta ferma. I risparmi conseguiti su noleggi operativi e manutenzioni straordinarie nel 2020 hanno consentito di avviare un graduale processo di ammodernamento degli automezzi e delle attrezzature.

Nel corso dell’emergenza Covid, inoltre, la società non ha fatto accesso volontariamente alla cassa integrazione in deroga, anche per garantire il corretto svolgimento dei servizi di pubblica utilità e di supporto al Comune. Ha avviato, arricchendo la propria offerta verso clienti pubblici e privati, il servizio di sanificazione di uffici e ambienti di lavoro ed è stata coinvolta nel rilancio del Must- Museo storico della città di Lecce con il servizio di accoglienza, biglietteria e informazioni ai visitatori.

Nel 2020 è stato sottoscritto con i sindacati confederali e con Fiadel e Confintesa un contratto di secondo livello che prevede l’erogazione di un premio di produttività annuale ai lavoratori a fronte dell’affidamento di nuovi servizi da parte del socio unico rispetto a quelli già svolti. Il premio è subordinato alla verifica di requisiti quali l’aumento del volume di produzione, l’indice di soddisfazione del committente, il rispetto dei tempi di consegna, la riduzione dei tassi di assenteismo e degli infortuni sul lavoro.

I primi mesi del 2021 confermano la tendenza positiva dell’esercizio precedente. Un andamento incoraggiante in relazione al rispetto del Piano concordatario e alla definitiva – seppur ancora lunga – fuoriuscita dalla condizione di precarietà che ha caratterizzato l’azienda fino a pochi anni fa.

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