Sanità

Dopo la chemio l’odissea per una Tac: “Siamo esasperati”. La denuncia a dilloatelerama

LECCE – “La tac è rotta, sarete riconvocati il prima possibile”. La chiamata dalla Asl arriva quando la paziente è ai cancelli di ingresso del Vito Fazzi, pronta a sottoporsi all’esame. “Era il 25 giugno e ad oggi – scrive a dilloatelerama il figlio, esasperato – nessuna buona nuova”.

La donna in questione è reduce da diversi cicli di chemioterapia avviati dal novembre dello scorso anno presso l’Oncologico di Lecce. Una terapia che ha molto debilitato la paziente: si è resa necessaria una TAC, a fine terapia, proprio per avere un quadro completo del suo stato di salute attuale, post rimozione di un carcinoma.

L’ultimo ciclo di chemio risale agli inizi di maggio. La TAC, tramite oncologico, era stata prenotata con alta priorità, ottenendo come data quella del 25 giugno appunto. Quasi due mesi dopo.

“Anche volendo anticipare l’esame in altra struttura – prosegue il figlio – l’Oncologico ha una convenzione in essere solo con il Fazzi. Bisognerebbe dunque fare un’altra impegnativa altrove per prenotare l’esame in una struttura diversa da quella leccese”.

Una doppia odissea dunque. “Il Salento purtroppo – conclude il telespettatore – è anche pieno di disservizi, precariato e inefficienze sanitarie.Ad ogni modo una cosa è certa: il macchiario TAC presso Vito Fazzi è ancora rotto e centinaia di persone, coem mia madre, aspettano”.

 

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