AmbientePolitica

Psr, Pagliaro: “Rigenerazione post xylella sia il cuore della programmazione agricola”

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.

“Uno spazio marginale, relegato alle ultime battute, per la rigenerazione olivicola. Non era certo questo che ci aspettavamo dalla conferenza stampa sullo stato di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale, che il presidente Emiliano ha tenuto oggi insieme all’assessore all’agricoltura Pentassuglia. La riforestazione del territorio salentino devastato dalla xylella meritava di essere al centro dell’attenzione, perché se è vero – come ha dichiarato il presidente della Regione – che la Puglia fonda la sua economia principalmente sull’agricoltura, è altrettanto vero che l’agricoltura di tre province, a cominciare da quella leccese, è stata annientata dalla pandemia degli ulivi. E come il Covid-19 ha assorbito e continua a catalizzare la maggior parte delle risorse e dell’azione politica della Regione, anche la xylella e il post flagello degli ulivi richiede una concentrazione prioritaria di sforzi e risorse.
La rigenerazione olivicola, intesa come ricostruzione di un paesaggio che sulla coltura identitaria dell’ulivo fonda il suo appeal agricolo ma anche turistico ed economico, deve diventare il cuore del PSR, perché il batterio che ha divorato e disseccato gli oliveti salentini è un flagello di proporzioni devastanti, un’autentica piaga aperta nella carne viva dei nostri agricoltori.
Per rimettere in piedi il Salento agricolo ferito a morte – lo ribadiamo – serve una visione complessiva del problema, senza la quale non potrà mai esserci una strategia che detti azioni specifiche ed omogenee fra loro. Manca un coinvolgimento degli esperti degli istituti agrari e delle università, e le scelte della Regione dimenticano gli attori principali: gli imprenditori agricoli e olivicoli di domani, che dovranno essere motivati ad investire nella terra per essere artefici di un nuovo e creativo capitalismo basato sulla conoscenza, sulla preparazione, su idee e capacità manageriali.
Ecco perché torniamo a battere sul tasto delle risorse: più fondi per rigenerazione e riforestazione, più fondi per la ricerca, ponendo al centro il Salento e le scuole del territorio, tra le quali si sono già distinti per l’impegno profuso gli istituti Lanoce di Maglie e Presta-Columella di Lecce, nonché la stessa Università del Salento.
Solo dalle radici può arrivare linfa vitale per la rinascita dell’agricoltura salentina sfregiata”.

Articoli correlati

Criminalità in ripresa e astensione avvocati causa di ritardi: si apre l’Anno Giudiziario

Redazione

Nardò: accordo fatto Frasca sposa Risi senza apparentarsi

Redazione

Rotundo: svincolo per San Ligorio più sicuro senza semaforo

Redazione

Fitto tenta la rivoluzione in Puglia, fa dimettere i coordinatori delle Province. Vitali: “Ora il rilancio, mi hanno evitato il Commissariamento”

Redazione

Lupiae, De Leo (Udc): prioritario salvare i lavoratori. Ria: Salvemini riuscirà a farlo

Redazione

Doppi incarichi, Alfarano replica a Isola

Redazione