LECCE – Appassionato di calcio, innamorato del suo lavoro e con la giusta dose di entusiasmo per motivare, coccolare e fare crescere nel migliore dei modi gli aspiranti calciatori. Gennaro Delvecchio, responsabile del settore giovanile del Lecce, ospite della punta 1556 di Piazza Giallorossa fa un’analisi approfondita di quella che è stata la stagione dei ragazzi del vivaio salentino che ancora si giocano molto. Al termine della stagione regolare, infatti, la Primavera di mister Vito Grieco ha guadagnato l’accesso ai playoff promozione, chiudendo il campionato al secondo posto del gruppo B e acquisendo il diritto a disputare la semifinale in casa. Sarà la Cremonese, terza classificata del gruppo A, a sfidare i giallorossi nella semifinale playoff del campionato Primavera 2 in programma il prossimo 12 giugno.
“Siamo tutti molto soddisfatti, senza tenere conto del secondo posto in campionato, del percorso della Primavera e per poco non siamo riusciti a superare il Pescara. Nelle due gare disputate, a mio parere, non siamo stati inferiori. Abbiamo visto dei ragazzi –ha chiosato l’ex centrocampista- che sono maturati e la loro maturità è importante per noi, questo è il risultato più importante che abbiamo raggiunto a fine stagione”.
L’allenatore Vito Grieco è riuscito ha creare un gruppo unito e vincente: “Il mister ha fatto un buonissimo lavoro e penso anche che ci sia un grandissimo lavoro di squadra e questo si è visto, perchè i ragazzi sono cresciuti tutti, dal primo all’ultimo”.

I giovani calciatori in fase di crescita vanno sempre motivati e sul rapporto con Pantaleo Corvino dice: “Bisogna stare sempre sul pezzo e i ragazzi vanno sempre motivati. Bisogna comunicare molto con loro e raccontare loro delle ‘storie’. Il rapporto con Corvino è molto intenso, si lavora dalla mattina alla sera. Si lavora sempre, non esistono orari e con lui bisogna stare sempre sulle punte”.
A chi gli chiede il perché ci sono pochi talenti italiani nel settore giovanile, Delvecchio dissente: “In questi tre anni, ricordo di aver preso circa 60 o 70 ragazzi cresciuti nel territorio, poi se ci sono dei giovani interessanti cresciuti al trovare per noi diventa importante anche questo aspetto. Per noi, è fondamentale ‘tappezzare’ il territorio. Nel settore giovanile non devi mai abbassare la guardia e devi lavorare ogni giorno”.
In prima squadra in serie B per la prossima stagione, infine, ci potrebbero essere anche degli elementi “prestati” dalla Primavera giallorossa: “Sarebbe una bella cosa, basta guardare l’Empoli. Io penso sia giusto scegliere dei giovani ed anche qualche vecchietto che deve essere, però, disposto ad accettare il programma della società”.