Ambiente

Unione dei Comuni del Nord Salento: soluzione alternativa e condivisa per impianto compostaggio

NORD SALENTO – L’Unione dei Comuni del Nord Salento, alla luce dei fatti di cronaca emersi in queste ore e riportati dagli organi di stampa locali e nazionali, ribadisce quanto già ampiamente sostenuto in precedenza, dell’impossibilità di realizzare impianti di compostaggio nell’area compresa tra i confini comunali di Trepuzzi, Surbo, Lecce e Squinzano. Si precisa che, la proposta dei Comuni interessati, i quali avevano indicato come possibile sito per la realizzazione dell’impianto di compostaggio, l’area collocata, sempre nel Nord Salento, in località “Masseria Gagliardi” è stata respinta a seguito dell’istruttoria redatta dal Comune di Lecce. Allo stesso modo, l’area individuata dal Comune Capoluogo come idonea, nello specifico in località “Masseria Ghetta”, veniva bocciata dall’Unione dei Comuni del Nord Salento perché prossima ai centri urbani di Surbo, Trepuzzi e Squinzano. Quei terreni, come riportato dalle notizie di cronaca, sono oggetto di indagine dopo che nelle aree confinanti con località Parachianca, sono stati ritrovati rifiuti altamente pericolosi interrati. Questo fatto, se accertato, aprirebbe un nuovo scenario sulla situazione ambientale del Nord Salento, già stressato da insediamenti ad alto rischio e impatto ecologico. L’Unione dei Comuni del Nord Salento pertanto, ribadisce la propria volontà a collaborare con gli Enti preposti (Regione, AGER, Comune di Lecce) individuando soluzioni condivise, che nulla hanno a che vedere con quelle al momento avanzate dal Comune di Lecce.

In serata è arrivata la risposta del sindaco Salvemini:

“La chiusura del ciclo dei rifiuti, attraverso un impianto di raccolta e trattamento della frazione organica resta una esigenza del territorio non risolta, ribadita periodicamente in analisi e interventi sulle politiche ambientali regionali e la loro annosa incompiutezza. Il Comune di Lecce ha avanzato la sua disponibilità ad ospitare un impianto del quale beneficeranno tutti i cittadini leccesi e delle comunità vicine, sia in termini ambientali che in termini di risparmio sui costi oggi affrontati per traferire l’umido fuori dalla provincia. Prendo atto con sorpesa del no aprioristico dei comuni del Nord salento che pure nei giorni scorsi avevano dato diversa disponibilità. Un impianto pubblico di compostaggio, la cui natura pubblica mette al riparo da ogni deviazione dalla funzione di servizio al territorio, realizzato con le migliori tecnologie disponibili e dunque compatibile dal punto di vista ambientale è un’opera pubblica fondamentale in questo momento. Ho chiesto nei giorni scorsi ai Comuni del Nord Salento di avanzare alternative. Prendiamo atto che al momento non ne sono arrivate. La principale opzione sul tavolo – a seguito da istruttoria tecnica – ambientale e urbanistica – redatta secondo i criteri fissati dal PRGRU resta dunque Masseria Ghietta, che spetterà alla Regione Puglia valutare ed eventualmente approvare”.

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