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Corini: “In campo con grande energia: massima attenzione e concentrazione”

LECCE (di Carmen Tommasi) – Adesso si fa sul serio si va in casa del Venezia per dare il via alla semifinale playoff e il Lecce nella doppia gara con i veneti deve qualificarsi in finale. C’è un’altra ghiotta opportunità per conquistare la serie A e i giallorossi la devono sfruttare al meglio. Parola del tecnico Eugenio Corini che, però, è ben consapevole delle difficoltà del match: “Il Venezia ha fatto un’ottimo percorso e contro il Chievo è stata una partita aperta, ma nei momenti decisivi ha messo quel qualcosa in più che serve in determinate gare. Affronteremo i veneti con grande energia e con la consapevolezza che l’obiettivo è ancora lì. In campionato contro di loro abbiamo giocato due partite intense, all’andata è finita 2-2, ma potevamo vincere. Nel girone di ritorno –ha spiegato Corini- fu una partita aperta, siamo stati bravi noi a portarla a casa. Abbiamo capito l’attenzione che serve per fare risultato contro di loro. Ci siamo preparati bene per affrontare la sfida, ragionando sul fatto che sarà una partita di 180 minuti”.

In attacco il Lecce è corto vista la doppia assenza di Rodriguez e Pettinari, mentre in medina torna disponibile Tachsidis: “Abbiamo fatto delle considerazioni in ottica playoff. Stefano sta avendo un buon percorso e non abbiamo voluto forzare, dovremmo recuperarlo per il ritorno. Pablo ha avuto un risentimento in allenamento, l’esame strumentale ha scongiurato lesioni e stiramenti ma sente un po’ di dolore. Abbiamo preferito preservarlo per il ritorno. Tachtsidis ha svolto la rifinitura ed è tornato disponibile, è ristabilito e convocato”.

Sul modulo iniziale con cui il suo Lecce verrà schierato in campo, l’ex Brescia spiega: “Il 3-5-2 è stato un sistema utilizzato in alcune occasioni, è un sistema alternativo. Abbiamo l’attitudine per svilupparlo ma il modulo base è il 4-3-1-2. Secondo me con l’Empoli abbiamo fatto una discreta partita con questo sistema, mollando un po’ sul finale. Con il doppio trequartista? Abbiamo lavorato anche su questo tipo di situazione, alzando Mancosu sulla linea delle punte. Ho pensato a questa opzione, perché l’unico cambio in avanti è Yalcin. Abbiamo utilizzato questa alternativa solo una volta in casa contro l’Empoli, non facendo bene, ma è un’opzione che abbiamo preparato”.

Il Lecce deve trovare nuove motivazioni, soprattutto mentali, in vista della gara del “Penzo”: “Le valutazioni devono essere complessive. A fine stagione vedremo il livello raggiunto e le cose che potevamo far meglio. Vedremo il risultato che saremo riusciti a raggiungere e speriamo sia il più bello possibile. Ora dobbiamo pensare che i playoff sono un traguardo importante, che può permetterci di raggiungere la serie A. Bisogna reagire agli accadimenti, penso che questa squadra abbia le qualità affrontare i playoff e provare a vincerli”.

Una considerazione, poi, sui centrali difensivi che potrebbero scendere in campo: “Ho quattro centrali qualitativi e importanti, ho privilegiato Lucioni che è stato sempre titolare in questa stagione. Dermaku? Ha avuto problematiche che non gli hanno permesso di avere continuità. In alcuni momenti ho visto Meccariello che ha fatto bene, Pisacane quando è stato chiamato in causa ha giocato partite di livello. Dermaku mi piace, ha struttura ed è bravo nel gioco aereo, sceglierò il titolare in base alle attitudini del Venezia. Come giocano i lagunari? Cercano di attirare la pressione per cambiare gioco velocemente, sulle fasce hanno giocatori che sanno crossare molto, bene e riempiono l’area con tanti uomini. Sappiamo quali sono le situazioni che vogliono creare per destrutturare la nostra fase difensiva, siamo consapevoli che quando andranno al cross dovremo difendere con attenzione. In fase di possesso abbiamo la qualità per uscire e trovare gli spazi per costruire le giocate determinanti che possono farci vincere la partita”

I giallorossi non hanno avuto il giusto equilibrio tra punti conquistati in casa e in trasferta, con una fase difensiva abbastanza precaria: “Fra l’andata e il ritorno la squadra, oggettivamente, è migliorata significativamente dal punto di vista dell’equilibrio. Ci sono cose su cui si può fare meglio, in casa, ad esempio, abbiamo lasciato troppi punti. Servirà l’equilibrio mentale per leggere al meglio tatticamente determinate situazioni. In casa tendiamo ad andare fuori equilibrio facendoci prendere dall’emotività, la lucidità invece è fondamentale. Le partite sono lunghe, la prossima sarà una partita da 180 minuti, in settimana abbiamo lavorato per conoscere le situazioni che possono metterci in difficoltà e quelle che possono renderci più forti”.

Si gioca alle ore 20:45, arbitra Marini di Roma 1.

 

 

 

 

 

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