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Bilancio SanitàService: l’Asl risparmia mezzo milione

LECCE- E’ stato approvato il bilancio di previsione 2021 e la modifica dello Statuto di Sanitaservice Lecce: crescono i costi, ma aumenta risparmio ed efficienza per Asl Lecce, socio unico della società in house. Il bilancio consuntivo 2019, approvato nel 2020, si è chiuso con una produzione pari a 27.706.039 euro, quello di previsione – di recente approvazione – a 38.364.682 a cui si devono aggiungere oltre 4,5 milioni per servizi che passeranno dalla ditta Tundo alla gestione Sanitaservice.

Il risparmio a beneficio di Asl Lecce si attesta, al momento, a circa mezzo milione di euro. “Il bilancio di previsione e la modifica dello Statuto sono due momenti significativi per l’assetto aziendale – commenta l’amministratore unico Luigino Sergio– sempre più proiettato verso una articolata offerta di servizi migliorati nella qualità a fronte, però, di risparmi che attualmente quantifichiamo in circa mezzo milione di euro”. I nuovi servizi sono passati a pieno titolo alla gestione di Sanitaservice dopo la modifica dello Statuto che ha attribuito alla società nuovi compiti, aggiungendo: servizi di sterilizzazione e di supporto alle attività di rigenerazione, disinfezione e sanificazione dei vari ospedali; trasporto dei pazienti oncologici; gestione diretta o indiretta di bar, spacci o altre attività di vendita di prodotti non sanitari rivolte al pubblico e da svolgersi all’interno di presidi ospedalieri o ambulatori della Asl; sostegno ad Asl Lecce nei programmi di razionalizzazione e ottimizzazione della spesa sostenuta per la concessione in uso ai cittadini di protesi e ausilii sanitari, comprensiva delle attività di piccola manutenzione e sanificazione degli stessi, gestione degli archivi Asl; gestione del parco auto in uso o di proprietà della Asl. Il più ampio ventaglio dei nuovi servizi affidati a Sanitaservice proietta, a pieno titolo, la società nella dimensione dei multiservizi con un investimento anche in termini di risorse umane che per il 2021 saranno aumentate per arrivare , entro il 2022, da 1.049 a 1.328 dipendenti.

E poi Sergio spiega: «Con il bilancio di previsione abbiamo pianificato il fabbisogno dell’Azienda in house, in termini di risorse umane, per rispondere alle richieste di Asl. Un risultato a cui siamo pervenuti dopo un attento monitoraggio della forza lavoro che da una parte ci consente la migliore ottimizzazione dell’organico già presente e dall’altra la definizione del personale da assumere quest’anno, al netto del servizio 118 oggi affidato alle associazioni di volontariato e in predicato di passare sotto la gestione Sanitaservice, nei modi e tempi decisi dalla Asl, come già avvenuto per le cinque postazioni di Otranto, Casarano, Ugento, Gallipoli e Scorrano».

Nei reclutamenti è prevista l’assunzione di 169 operatori da assegnare all’Alta Disinfezione, alla squadra traslochi e spazzatrice, ai servizi previsti per il DEA; di 8 addetti alla cura del verde; 2 amministrativi; 29 fra autisti e soccorritori 118; di 6 ingegneri (chimico, meccanico, civile, gestionale, idraulico, clinico) e 1 agronomo; oltre a 5 avanzamenti di carriera per il personale interno. Le assunzioni saranno effettuate con la clausola sociale (per i servizi internalizzati) e per la restante platea avvalendosi del Regolamento aziendale sul reclutamento del personale.

Nel bilancio di previsione sono stati computati, fra gli altri, i maggiori costi dovuti al Covid, per l’anno in corso pari a 7.182.646,82 euro. Nel dettaglio: 50mila euro per i dispositivi di protezione individuale da fornire ai dipendenti, 65.880 euro per i tamponi molecolari, 3.302 euro per i test sierologici, 782.144 per l’Alta Sanificazione, 33mila per il servizio parentale di prossimità (la comunicazione tra parenti e pazienti ricoverati perché positivi al Covid), 6.201.070 per i pulitori ausiliari.

Sul bilancio preventivo incide per il 59% il comparto pulizia con quasi 22 milioni fra spesa per il personale, acquisto materie prime e di consumo; per l’1,88% la sezione assistenza hardware e software con 879.340 euro di costo; per il 17% i nuovi servizi che impegnano risorse per 7,4 milioni; quasi il 20% per portierato e ausiliariato a fronte di 7,3 milioni; l’1,88% per la manutenzione del verde, in tutte le strutture Asl, per quasi 700mila euro di spesa.

 

 

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