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Oss precari nel caos: Lecce proroga i contratti, Brindisi no

BARI – La Asl di Lecce proroga di due mesi il contratto degli oss precari in scadenza al 31 gennaio. La Asl di Brindisi no, ed è caos.

Mancano appena due giorni allo scadere del contratto per 471 operatori sanitari in servizio a tempo detemrinato nelle asl di Bat, Brindisi e Lecce. Di questi la maggior parte sono in servizio dall’inizio della pandemia nelle due asl del Salento. Ma i loro destini potrebbero essere diametralmente opposti perché quella proroga di due mesi consentirà di agganciare il treno della stabilizzazione, come prevede il decreto milleproroghe che sta per essere convertito in legge. A Lecce quella speranza si è concretizzata con la proroga dei contratti sino al 31 marzo, così come la Regione attraverso una circolare di qualche giorno fa aveva consentito di fare. La Asl di Brindisi, invece, ad oggi non ha scelto la stessa strada. Cosa significa? Che quegli operatori sanitari perderanno ogni diritto. Un paradosso se si pensa che a dividerli appena una trentina di chilometri e che molti di loro sono in realtà di Lecce ma in servizio nella Asl che ha scelto diversamente. Il problema, però, è che tecnicamente non si può far nulla. Su questo si è a lungo dibattuto nella riunione della Commissione Sanità del Consiglio regionale. Nessuna strada che porti ad un sollecito da parte dell giunta o del consiglio stesso è percorribile perché, come hanno sottolineato i consiglieri Mario Pendinelli (Popolari) e Grazia Di Bari (Movimento 5 Stelle), e subito dopo il direttore del dipartimento Vito Montanaro, le Asl sono soggetti indipendenti e ogni ingerenza oltre che inopportuna sarebbe rischiosissima.

Una questione che si muove su un filo sottilissimo e delicatissimo. Nell’incertezza delle scelte delle Asl, c’è la certezza, però, dei numeri. Sono 278 gli oss da assumere attingendo dalla graduatoria del concorsone di Foggia; una quarantina che possono già essere stabilizzati. Poi avranno la precedenza altri 254 operatori, sparsi nelle 10 aziende ospedaliere della regione, da identificare attraverso le procedure di progressione verticale. Al termine si passerà a stabilizzare i precari con i contratti a termine. Gli assunti a tempo determinato al gennaio 2021 sono 1046 ma quelli che hanno il contratto in scadenza, come detto, sono 471.

La Commissione non ha approvato alcun documento ma l’intento sul quale si lavorerà nei prossimi giorni è produrre un indirizzo politico che dimostri come il Consiglio regionale tutto, sostiene che l’unica strada per dare una speranza a questi lavoratori sia una proroga del contratto.

 

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