SOLETO- Altri sei mesi di indagini per l’inchiesta sulle morti degli ospiti della Rsa “Le Fontanelle” di Soleto. La richiesta è stata avanzata dal pm Alberto Santacatterina, titolare del fascicolo, e accordata dal Gip Giulia Proto. La proroga è stata notificata in queste ore ai tre indagati: Vittorio Matteo di Soleto, amministratore delegato; Federica Cantore di Galatina, direttrice e Catello Mangione, responsabile sanitario della struttura, anche lui di Soleto (difesi dagli avvocati Michele e Giuseppe Bonsegna e Viola Messa). Il reato ipotizzato è di diffusione colposa di pandemia.
Sono 38 gli ospiti deceduti che, secondo le indagini, sarebbero morti dopo aver contratto il Covid nella Rsa tra il febbraio e il maggio 2020.
La proroga si è resa necessaria perché sono attualmente in corso due complesse consulenze tecniche. La prima affidata ai professori Francesco Bruno e Francesco Introna, e al medico legale Alberto Tortorella, per accertare le casue della morte dei 38 ospiti della struttura, avvenuta per tutti nel periodo della diffusione della pandemia da Covid-19; l’altra conferita ai professori Luigi Vimercati e Silvio Tafuri, volta ad accertare l’adozione e la messa in opera, nella struttura, di idonei protocolli organizzativi diretti, tra l’altro, alla protezione degli ospiti e dei lavoratori dall’esposizione ad agenti biologici ed infettivi. Parte civile si sono costituiti i familiari delle persone decedute ( rappresentate, tra gli altri, dai legali Giancarlo dei Lazzaretti, Francesco Vergine, Carlo Gervasi, Angela Rizzo, Amercio Barba, Francesco Zacheo) e il Codacons di Lecce.