PUGLIA – Dopo aver isolato il virus corrispondente al ceppo con la cosiddetta “variante inglese” di Sars Cov 2, continua l’attività dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, che ha ottenuto i primi risultati relativi agli esami condotti sui pazienti di rientro dalla Gran Bretagna e risultati positivi al test. La variante è stata identificata in 7 campioni di pazienti provenienti dalla Gran Bretagna in 5 delle 6 province pugliesi. “Al momento, nell’ambito dell’attività di tracciamento dei cittadini provenienti dal Regno Unito – ha spiegato Antonio Fasanella, direttore generale dell’Istituto zooprofilattico – abbiamo ricevuto un totale di 26 campioni provenienti da 5 delle 6 province pugliesi. Per 17 di questi gli accertamenti sono stati completati. Tre dei primi 17 campioni hanno dato esito negativo. Sono in corso gli accertamenti per i successivi 9 campioni collegati ai rientri dalla Gran Bretagna e circa una quarantina di campioni provenienti dal territorio e che non hanno alcuna corrispondenza con la Gran Bretagna. Complessivamente sono state determinate 14 sequenze genomiche da cui è stato possibile definire l’appartenenza delle varianti virali a 5 differenti lineage.
Per quanto riguarda le altre varianti trovate abbiamo una variante, non dominante, già trovata in Puglia e in Italia, la famosa variante spagnola dominante in gran parte della Puglia, Italia e Europa (questa variante, da noi definita sottovariante spagnola, è degna di nota in quanto è stata segnalata recentemente in un’unica occasione in Veneto) e una variante che ad oggi non risulta ancora rilevata in Italia.
“Fasanella ha inoltre informato la Regione – spiega l’assessore Lopalco – che alcuni dati preliminari indicano che gli anticorpi che si sono sviluppati nei pazienti pugliesi colpiti dalla variante spagnola risultano protettivi anche nei confronti della variante inglese”.