Attualità

Anp Puglia: “Tavolo di confronto sulle scuole con il Presidente Emiliano. Forse slitta a dopo il 15 gennaio il rientro in presenza “

BARI – Al termine di un lungo e vivace incontro tra il Presidente Emiliano, i suoi assessori Leo, Lopalco e Maurodinoia, con il Direttore dell’USR e le organizzazioni sindacali della scuola pugliese, prende corpo l’ipotesi di un “rientro” il 7 gennaio con le stesse modalità in vigore prima delle vacanze, ossia con il 100% degli studenti delle scuole superiori in didattica a distanza, che verrebbe esteso fino almeno al 15 di gennaio, se non oltre.
Questa configurazione, proposta in prima istanza da Anp Puglia dalle altre organizzazioni sindacali, accolta al termine della riunione dal Presidente della Giunta Regionale, che si è riservato di approfondirla con i suoi consulenti giuridici, qualora venisse confermata dal testo dell’ordinanza che sta per essere varata permetterebbe di conseguire, da un lato, l’obiettivo di prendere qualche giorno di tempo per verificare l’effettivo andamento dei dati pandemici prima di un rientro più o meno massiccio degli studenti nelle scuole. Dall’altro, di evitare – almeno nella fase immediatamente successiva alle vacanze – l’applicazione delle disposizioni prefettizie sullo “scaglionamento” degli ingressi degli studenti su due turni, disposizioni che potrebbero, pertanto, essere modificate e, comunque, non applicate nel suddetto periodo.
Nel corso dell’incontro abbiamo avanzato – scrive il presidente di Anp Puglia, Prof. Roberto Romito- anche un’altra proposta per la fase successiva: quella di far rientrare in presenza il 50% degli studenti su un unico turno di ingresso; spostato magari, ove necessario, alle ore 9.00.
L’attenzione del tavolo si è quindi spostata sulla previsione, che è stato annunciato sarà contenuta nell’ordinanza (come nelle precedenti emanate a novembre e dicembre), della scelta da parte delle famiglie se fruire della didattica a distanza o della frequenza a scuola in presenza. “Abbiamo ribadito la nostra contrarietà rispetto a tale previsione, che continuiamo a giudicare pericolosa perché rovescia la logica che sta dietro a tutti i provvedimenti posti garanzia della sicurezza delle persone, che leggi e norme prescrivono e non lasciano all’arbitrio dei singoli”

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