LECCE- Tra terra e mare, a pochi chilometri da Lecce, è annidato nel silenzio della natura uno scrigno di tesori preziosi di biodiversità gestito dall’Università del Salento. É il sito di interesse comunitario Acquatina di Frigole che rientra nella rete Natura 2000. Un paradiso perduto, racchiuso tra dune mobili, lambito da una laguna costiera, immerso nella macchia mediterranea e avvolto in praterie di salicornia che lo fanno apparire come un regno incantato di habitat. Regno che il rettore Fabio Pollice si impegna a valorizzare nel corso del suo mandato.
Un patrimonio dal valore ecologico inestimabile, che, in virtù, del progetto Interreg -Adrion IMPRECO sta sperimentando un modello non solo di sostenibilità ecologica, ma anche socio-economica, incentivando azioni di tutela, fruizione e valorizzazione, in attesa dell’inagurazione del sentiero naturalistico e della mostra fotografica dedicata alla biodiversità presente in loco, così come sottolineato dall’ecologo Maurizio Pinna responsabile scientifico del progetto IMPRECO.