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Lecce: zona Ztl, il Comune autorizza i controsensi alle biciclette 

LECCE- Autorizzare il doppio senso alle biciclette in strade e vicoli delle zone ztl del comune di Lecce dove le auto sono sottoposte ad obbligo di senso unico, potrebbe creare confusione e gravi incidenti 
Ben venga la circolazione con le due ruote ma questa non dovrebbe generare confusione e pericolosità per i ciclisti e danni per gli automobilisti. Con la delibera della giunta Salvemini di martedì 15 dicembre si è dato mandato al dirigente del settore Mobilità di prevedere “in tutta l’area del Centro Storico della “Zona 30” e area a ciclabilità diffusa, con limite di velocità fissato a 30 km/h” , dell’istituzione di “sensi unici eccetto bici” intendendo come tali le strade a senso unico per i veicoli a motore che possono essere percorse in entrambi i sensi dalle biciclette”.
Agevolare l’uso della due ruote permettendo, in aree comunque percorse da veicoli a motore autorizzati, di poter andar controsenso rispetto al normale rispetto della segnaletica del codice della strada potrebbe amplificare un uso già notevolmente in voga, e poco scoraggiato o multato, anche in altre aree della città. Prima di giungere a suddetta riflessione è certamente opportuno riflettere sulla pericolosità per precedenze e danni a persone e mezzi usati, lì dove si prevede appunto di autorizzare il doppio senso ai soli ciclisti pur in presenza di auto che comunque dovranno percorrere la stessa via con obbligo di senso unico. Per fare un esempio: in una stradina del centro storico percorsa da un auto e da pedoni, in caso di bicicletta in senso contrario, chi avrà l’obbligo di dar la presenza all’altro? Questo sarebbe certamente l’interrogativo meno preoccupante se non si corresse il rischio di veri e propri incidenti. Provate ad immaginare una bicicletta che sbuchi ad una velocità di soli 5 km orari, frontalmente ad un’auto che percorre la stradina a doppio senso per le sole due ruote, e ad una velocità di 25 km orari con possibile impatto pari ai 30 km orari e con prevedibili danni ai mezzi e, principalmente, al ciclista.
Chi pagherebbe i relativi danni a mezzi e persone essendo autorizzati ambedue i mezzi? Perché creare tensioni tra ciclisti ed automobilisti considerando che il codice della strada autorizza, nei sensi unici, all’utilizzo da parte dei mezzi di tutta la larghezza della strada? Si cambierà il regolamento in vigore del codice della strada per permettere questa novità e quali segnali stradali saranno inventati per predisporre il divieto di doppio senso, o senso unico obbligatorio per le auto, e doppio senso per le biciclette? Interrogativi che si pongono, sempre senza trascurare la pericolosità per gli stessi ciclisti e specie per quelli più disinvolti nell’uso delle due ruote.

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