LECCE – Il 60% degli studenti,nella città di Lecce, vive i percorsi in Dad con profonda insofferenza. L’Unione degli Studenti di Lecce ha diffuso un’inchiesta compilata da più di mille ragazzi. “Troppe le ore davanti ai pc, pessima l’organizzazione del trasporto”
Gli studenti leccesi bocciano la dad, o comunque non la vivono troppo bene. L’analisi sull’impatto della Didattica a Distanza è stata effettuata dall’Unione degli Studenti per analizzare quali siano le problematiche di chi ogni giorno si trova a fare i conti con questa nuovo nuovo modello didattica dovuta al perdurare dell’emergenza sanitaria.
“L’emergenza sanitaria, ha da subito avuto delle ripercussioni sulla vita scolastica di ogni studente. I percorsi in Dad hanno presentato fin dall’inizio, criticità organizzative importanti portando tanti e tante a viverli con estrema stanchezza ed affaticamento” dichiara Enrico Bove, Coordinatore dell’Unione degli studenti Lecce.
“Attraverso la diffusione dell’inchiesta studentesca, compilata da oltre mille studenti sono state mappate le difficoltà riscontrate dagli studenti di varie scuole in questi mesi, sia nei percorsi in Dad sia all’interno dei mezzi di trasporto e i dati emersi sono decisamente allarmanti: Il 60% degli studenti, infatti, vive con difficoltà in percorsi in Dad a causa del sovraccaricamento dei compiti e delle ore prolungate davanti allo schermo e segnala ripercussioni dal punto di vista psicologico. L’80% degli studenti invece, reputa pessima la gestione del servizio di trasporto pubblico e denuncia le situazioni di sovraffollamento che si verificano al loro interno”.